
Telco AI: come FuturaWise abilita reti e infrastrutture più efficienti
L’intelligenza artificiale sta diventando un elemento centrale nella gestione delle reti e delle infrastrutture. Non si tratta più di scenari futuri, ma di applicazioni già attive che stanno cambiando il modo in cui le telco e le utility operano.
Secondo lo STL Partners Generative AI Adoption Tracker (agosto 2025), a livello globale sono stati censiti 638 progetti AI in 110 operatori. La tendenza è chiara: l’AI si concentra sempre più su soluzioni B2B e su casi d’uso che incidono direttamente sull’efficienza e sulla resilienza delle reti.
I dati chiave del mercato:
Gli insight principali che emergono dal report:
- 62% delle nuove iniziative riguarda applicazioni AI orientate al settore enterprise e infrastrutturale;
- 37% dei progetti ha come obiettivo AI-as-a-Service per imprese e pubbliche amministrazioni;
- 17% è focalizzato sulla gestione e automazione della rete;
il ritmo di crescita si è stabilizzato: +12% tra giugno e agosto 2025, dopo il boom di +41% nel trimestre precedente.
A questi numeri si aggiungono i dati NVIDIA (2024-2025):
- il 97% degli operatori ha già avviato o pianificato progetti AI;
- il 49% ha casi d’uso già in esercizio;
- il 65% prevede di incrementare gli investimenti in infrastruttura AI nel 2025.
Il quadro è quello di un’adozione sempre più strutturata e di un consolidamento degli use case, soprattutto nei contesti di network management, manutenzione predittiva e servizi enterprise.
Anche Cor Com si è occupato del tema, con un recente articolo in cui si sottolinea come Telco AI non è più una promessa da comunicati stampa: è una realtà operativa che sta ridefinendo le strategie industriali del settore.
Uno strumento trasversale: dalle operation alle customer service
Per gli operatori telco e le utility, l’AI non è un esercizio di innovazione fine a sé stesso, ma uno strumento operativo per:
- anticipare guasti e ottimizzare la manutenzione delle reti;
- automatizzare processi complessi di provisioning, gestione e monitoraggio;
- ridurre i tempi di latenza e i costi operativi grazie all’edge AI;
- offrire a clienti enterprise e PA soluzioni di AI-as-a-Service integrate con infrastrutture territoriali e asset digitali.
Dal consolidamento all’opportunità
L’attuale fase di consolidamento (+12% nuovi progetti nel Q2 2025 contro +41% nel Q1) indica che i grandi operatori stanno standardizzando le piattaforme AI, mentre i player medio-piccoli faticano a stare al passo.
Qui si apre lo spazio per soluzioni come quelle di FuturaWise: scalabili, verticali e adattabili al contesto europeo. L’obiettivo è fornire strumenti che permettano anche agli operatori non globali di adottare AI in modo efficace, con investimenti sostenibili e ritorni misurabili.
FuturaWise infatti con il suo ecosistema tecnologico, integra competenze e piattaforme complementari specifiche per il settore delle telecomunicazioni:
- EBWorld: 40 anni di esperienza in GIS e Intelligent Asset Management, con soluzioni software dedicate alla gestione del ciclo di vita delle infrastrutture;
- Kode: specializzazione in AI e data science, con algoritmi predittivi e framework di intelligenza artificiale progettati per reti e processi industriali;
- NexaTree: focalizzata sull’integrazione in ambienti Esri e Trimble, per supportare operatori e utility che adottano piattaforme diverse senza conflitti tecnologici.
La sinergia fra queste competenze permette di:
- sviluppare digital twin territoriali per reti idriche, elettriche e telco;
- implementare modelli predittivi per ridurre downtime e costi di manutenzione;
- combinare AI e GIS per ottimizzare la pianificazione e gli investimenti infrastrutturali;
Conclusione
La Telco AI non è più un tema sperimentale: è già parte integrante della gestione quotidiana di reti e infrastrutture.
Con un approccio che combina AI, GIS e asset management, FuturaWise si propone come partner tecnologico per accompagnare telco e utility nel passaggio dall’innovazione alla piena operatività.
La direzione è chiara: reti e infrastrutture che non solo trasportano dati, ma che apprendono, si adattano e prevedono, rendendo i sistemi più resilienti, sicuri e sostenibili.