2025: un anno importante per la gestione delle acque destinate al consumo umano

novità e nuove regolamentazioni per il mondo del trattamento acque

2025: un anno importante per la gestione delle acque destinate al consumo umano

La gestione della risorsa idrica è sempre più presente nell’agenda del Legislatore. I contributi passati e presenti sia a livello europeo che statale sono sempre più stringenti e finalizzati alla tutela della salute pubblica. Tutti gli attori della filiera idro-potabile sono chiamati ad un costante aggiornamento per essere in linea con quanto richiesto.

Abbiamo fatto un punto con Giorgio Temporelli Consulente Tecnico Aziendale, Divulgatore Scientifico e Team Leader Piani Sicurezza Acqua con cui EBWorld collabora da tempo per la digitalizzazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua. 

Stiamo attraversando un periodo ricco di novità e nuove regolamentazioni per il mondo del trattamento acque, provvedimenti che spaziano dalla qualità delle acque destinate al consumo umano, quindi sul piano sanitario, alla gestione delle acque reflue e della dissalazione, per una migliore tutela della risorsa idrica e dell’ambiente.

Di grande rilevanza è il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n.18 Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano”. Questo decreto prevede, tra i vari aspetti innovativi, la modifica dei parametri di qualità dell’acqua con l’introduzione di nuovi elementi e diversi limiti di concentrazione, la regolamentazione degli elementi filtranti e dei reagenti chimici oltre ai materiali a contatto con l’acqua potabile, ma soprattutto è rivoluzionario nel prevedere un nuovo approccio alla sicurezza basato sulla valutazione dei rischi e l’implementazione dei piani di sicurezza dell’acqua (PSA), per tutti i Gestori d’acquedotto e per gli edifici prioritari a cura di una nuova figura, il GIDI (Gestore Idrico della Distribuzione Interna).

Un altro importante provvedimento è rappresentato dalla recente Direttiva (UE) 2024/3019 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2024, che stabilisce norme sulla raccolta, sul trattamento e sullo scarico delle acque reflue urbane, allo scopo di proteggere l’ambiente e la salute umana. Sono molte le novità introdotte da questo corposo documento (353 articoli e 8 allegati) che prevede anche interventi a lunga scadenza. Tra i principali aspetti innovativi si evidenzia che:

  • i Paesi dell’UE saranno tenuti a promuovere il riutilizzo delle acque reflue trattate provenienti da tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, con particolare alle zone soggette a stress idrico;
  • si introduce la responsabilità estesa del produttore (EPR) per i medicinali per uso umano e i prodotti cosmetici, che dovranno coprire almeno l’80% dei costi del trattamento quaternario necessario per rimuovere i microinquinanti dalle acque reflue urbane, con finanziamenti nazionali a integrazione;
  • dovrà essere rigorosamente eseguito il monitoraggio di vari parametri di salute pubblica, inclusi virus noti e patogeni emergenti, inquinanti chimici (come i PFAS), microplastiche e resistenza antimicrobica;
  • entro il 2035, tutte le acque reflue urbane dovranno essere sottoposte a un trattamento secondario prima di essere scaricate nell’ambiente per tutti gli agglomerati con una popolazione di almeno 1.000 abitanti equivalenti;
  • entro il 2039, il trattamento terziario (che prevede la rimozione di azoto e fosforo) dovrà essere applicato in tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue che servono almeno 150.000 abitanti equivalenti, ed entro il 2045 in quelli che servono almeno 10.000 abitanti equivalenti;
  • entro il 2045, un trattamento quaternario, in grado di rimuovere un’ampia gamma di microinquinanti, sarà obbligatorio per tutti gli impianti che servono almeno 150.000 abitanti equivalenti, mentre per quelli che servono almeno 10.000 abitanti equivalenti sarà basato su una valutazione del rischio.

La Direttiva prevede un approccio One Health (metodo teso al raggiungimento della salute globale del pianeta, ovvero degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente), con l’intento di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra, migliorando i bilanci energetici delle attività di raccolta e trattamento delle acque reflue e contribuendo alla transizione verso un’economia circolare.

Tutto ciò che un tempo nel settore della depurazione era considerato un rifiuto verrà valorizzato come risorsa (un processo che è già in atto), ovvero:

  • riuso delle acque reflue, opportunamente depurate, in vari settori, principalmente in agricoltura ma anche in campo industriale (ad esclusione del settore potabile);
  • riuso dei fanghi di depurazione, opportunamente trattati, come fertilizzante o per la produzione di pellet;
  • riuso del biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei fanghi, opportunamente depurato in biometano, come combustibile.

In ambito ambientale è degno di nota il recente Decreto 6 novembre 2023 del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) Adozione dei criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili, meglio noto come “Decreto CAM”.

A seguito dell’entrata in vigore di questo decreto (1 aprile 2024), per la prima volta, le stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione si sono trovate l’obbligo da di prevedere erogazione di acqua potabile nel rinnovo dei servizi di ristoro.

Per quanto riguarda nello specifico della distribuzione di acqua di rete a fini potabili, di seguito alcune informazioni di ordine pratico presenti nei CAM per gli operatori del settore:

  • le nuove apparecchiature per l’erogazione di acqua di rete trattata devono essere dotate di sistemi di trattamento dell’acqua in accordo con quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute 7 febbraio 2012, n. 25;
  • per il gruppo di frigo-gassatura si devono utilizzare gas refrigeranti naturali e con potenziale di GWP (Global Warming Potential) ovvero il potenziale di riscaldamento globale inferiore o uguale a 9 fino al 31 dicembre 2025, mentre dal 1° gennaio 2026 il potenziale GWP deve essere uguale o inferiore a 4 ed avere casse in acciaio inox e alluminio anodizzato;
  • le stazioni appaltanti possono prevedere un punteggio tecnico premiante all’operatore economico che, per gli interventi di manutenzione, si impegna a utilizzare veicoli elettrici, e ibridi;
  • occorre stabilire delle procedure di manutenzione in accordo con la stazione appaltante, che tengano conto delle indicazioni fornite dai manuali di uso e manutenzione degli erogatori.

In questo periodo di grande fermento in ambito normativo, il 2025 si presenta come un anno particolarmente importante per tutti gli operatori del settore, e in particolare per i Gestori del SII, viste le imminenti novità in arrivo e le prossime scadenze.

Tra le prossime novità c’è l’attesa della pubblicazione del decreto di aggiornamento del D.Lgs 18/2023, che comprenderà revisioni sui metodi di valutazione e approvazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua implementati dai Gestori, aggiornamenti riguardanti i controlli per le reti idriche interne degli edifici prioritari e modifiche al parametro chimico PFAS.

Per quanto riguarda le prossime scadenze si avvicina la data del 12 gennaio 2026 quando diventerà cogente il controllo e il rispetto dei valori limite previsti per alcuni nuovi parametri previsti dal D.Lgs 18/2023, come il bisfenolo A, i clorati, gli acidi aloacetici, la microcistina-LR, i PFAS e l’uranio, ma anche la modifica dei valori limiti per alcuni parametri esistenti, come il cromo. Verranno coinvolti i laboratori e i gestori dovranno garantire il rispetto dei valori limite stabiliti contemplando, se necessario, l’inserimento di nuove tecnologie nella filiera di trattamento.

In tale ambito giocherà un ruolo fondamentale la valutazione dei rischi e l’implementazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA), che attualmente risulta essere assai disomogenea sul territorio nazionale. La scadenza prevista per gennaio 2029 sembra lontana ma non lo è se si considera che il lavoro da fare è molto anche alla luce del fatto che ogni Gestore dovrà generalmente prevedere più piani per i vari territori gestiti.

Molti Gestori hanno già completato la prima stesura del proprio PSA, altri sono in fase di implementazione, altri ancora devono iniziare e tra questi alcuni sono molto lontani dal farlo.

Le difficoltà non sono poche. Il PSA non va considerato come attività estemporanea, va invece seguito con continuità. L’implementazione di un PSA necessità di risorse, umane e materiali (per gli eventuali piani di miglioramento); di fatto si tratta di un onere a carico del Gestore, anche se è prevista la collaborazione di consulenti esterni esperti settore trattamento acqua e con competenze specifiche nello sviluppo dei PSA (Team Leader qualificati), che possono contribuire ai lavori entrando a far parte del Team di lavoro.

Le esperienze maturate da alcuni Gestori con l’utilizzo di una piattaforma software dedicata hanno evidenziato come tale opportunità possa essere funzionale nell’implementazione di un PSA, conformemente alle Linee Guida 22/33, consentendo di ottimizzare i tempi e il lavoro delle risorse interne del Gestore grazie all’automazione di alcuni processi di compilazione (es. nodi-check list-eventi pericolosi-pericoli-MdR), agevolando così lo svolgimento della valutazione dei rischi infrastrutturali e dei rischi analitici.

Dott. Giorgio TEMPORELLI
www.giorgiotemporelli.it

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Isabella Mancioli Marzo 26, 2025

Giornata Mondiale dell’Acqua 2025: Conservazione dei Ghiacciai e Innovazione Tecnologica

Giornata Mondiale dell'Acqua 2025

Il cambiamento climatico minaccia le nostre riserve d’acqua più preziose.

Scopri come la tecnologia può aiutare a proteggere il ciclo idrico integrato e garantire un futuro idrico sostenibile.

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua 2025, un evento globale che mette in luce l’importanza della risorsa idrica e le azioni che possono essere intraprese da singoli cittadini, imprese e Istituzioni per la tutela dell’acqua. 

La Giornata, istituita dal 1993, è un evento annuale promosso dalle Nazioni Unite.

Vediamo alcuni dati che possono rendere l’idea dell’importanza di lavorare sulla sensibilizzazione a questo tema:

L’obiettivo dell’iniziativa è  sensibilizzare sull’urgente necessità di garantire l’accesso a risorse idriche sicure per 2,2 miliardi di persone che ne sono prive. L’obiettivo è promuovere azioni concrete per affrontare la crisi idrica globale.

Uno degli aspetti centrali di questa giornata è il supporto al Sesto Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG 6): garantire acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

Il tema di quest’anno, “La conservazione dei ghiacciai”, sottolinea l’urgenza di proteggere i ghiacciai, riserve naturali essenziali che rilasciano acqua per il consumo umano, l’agricoltura e la produzione energetica.

I cambiamenti climatici stanno accelerando il loro scioglimento, con conseguenze dirette sull’approvvigionamento idrico globale.

Alcuni dati:

2,5%: Solo il 2,5% dell’acqua sulla Terra è dolce, il resto è acqua salata presente negli oceani.

68,7%: La maggior parte dell’acqua dolce è intrappolata nei ghiacciai e nelle calotte polari.

30%: Circa il 30% dell’acqua dolce è sotterranea, mentre meno dell’1% è facilmente accessibile in laghi e fiumi.

1.400.000 km³: Il volume totale dell’acqua presente sulla Terra, includendo oceani, laghi, fiumi e acque sotterranee.

70%: Percentuale dell’acqua dolce utilizzata globalmente per l’agricoltura.

20%: Percentuale dell’acqua dolce destinata all’industria.

10%: Acqua usata per il consumo domestico.

20-30%: Perdite d’acqua nelle reti di distribuzione dovute a infrastrutture obsolete e dispersione.

2050: Entro questa data, si prevede che la domanda globale di acqua aumenterà del 55%, con una crescente pressione sui ghiacciai e le riserve idriche.

Fonte dati: 

  • United Nations Water (UN-Water) 
  • World Water Development Report (WWDR) dell’UNESCO 
  • Food and Agriculture Organization (FAO) 
  • World Resources Institute (WRI) 
  • Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) 

Tecnologia e Innovazione per la Salvaguardia dell'Acqua

Le tecnologie digitali svolgono un ruolo cruciale nella gestione sostenibile dell’acqua e nella protezione dei ghiacciai. EBW, con le sue soluzioni basate su GIS, intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati, supporta da oltre quarant’anni enti pubblici e aziende nel monitoraggio, nella gestione e nella conservazione delle risorse idriche.

Infatti, aziende del servizio pubblico idrico come SMAT per la città di Torino e ACDA per l’area cuneese, già da molto tempo utilizzano soluzioni e servizi EBW per digitalizzare la loro rete in particolare per attività sul campo come: 

  • Allacci di nuove utenze alla rete idrica. 
  • Gestione degli As-Built nella progettazione di nuove tratte della rete idrico-fognaria. 
  • Ricerca valvole di primo e secondo giro per l’isolamento di alcune aree in caso di rilevamento di una perdita.
  • Rilevamento, censimento e verifica dello stato di usura dei chiusini e della pavimentazione circostante. 
Rappresentazione grafica della filiera idro potabile

Ma quali sono le nuove applicazioni e soluzioni che EBW ha sviluppato anche grazie alla collaborazione con KODE, società del gruppo, specializzata nel creare soluzioni digitali altamente personalizzate, basate sui dati e su tecniche di Intelligenza Artificiale?

Vediamo alcuni esempi su cui abbiamo lavorato.

1. Monitoraggio Satellitare e GIS per il controllo del territorio

Le tecnologie GIS e dati satellitari consentono di tracciare i cambiamenti del territorio, fornendo informazioni essenziali per la loro conservazione.  In una delle nostre collaborazioni, abbiamo sviluppato una soluzione personalizzata di Geo4B Web integrata con fonti esterne di dati come immagini satellitari, 3D, dati antropici, catastali e geografici che permette la visualizzazione e il monitoraggio del territorio. 

In foto degli screenshot dell’applicativo Geo4B dove è possibile monitorare ad esempio l’innevamento e il ruscellamento per il controllo del territorio. 

2. Piani di Sicurezza dell'Acqua

Altro ambito su cui abbiamo lavorato sono i Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) ovvero strumenti  fondamentali per garantire un approvvigionamento idrico sicuro e resiliente.  

I Piani di Sicurezza dell’Acqua o anche chiamati Water Safety Plan costituiscono un sistema integrato di prevenzione e controllo basato sull’analisi di rischio sito-specifica estesa all’intera filiera idro-potabile, che, formulato dall’OMS nel 2004 e obbligatori anche in Italia dal 2029, segna un passo fondamentale per rafforzare la qualità delle acque a tutela della salute umana.

In EBW abbiamo lavorato alla loro ingegnerizzazione e digitalizzazione passando da soluzioni cartaceo o con matrici excel ad un software georiferito in grado di supportare la gestione dei piani e la pubblicazione così come richiesto dall’istituto Superiore della Sanità.

Grazie all’integrazione di intelligenza artificiale e GIS, i PSA digitali consentono di identificare rischi, monitorare la qualità dell’acqua e ottimizzare la gestione delle infrastrutture idriche. Questo approccio aiuta le utility e le amministrazioni pubbliche a ridurre gli sprechi, prevenire contaminazioni e migliorare la sostenibilità delle risorse idriche derivanti dai ghiacciai, laghi, fiumi e falde acquifere. 

Asset di una rete idrica per PSA_3

3. Intelligenza Artificiale e Modellazione Predittiva

La forza dell’Intelligenza Artificiale in ogni campo applicativo risiede nella sua capacità intrinseca di basarsi sui dati per comprendere e prevedere le evoluzioni del sistema analizzato in relazione agli indicatori chiave di cui ogni sistemi necessita. 

Anche nel caso dell’acqua, per quel che riguarda l’utilizzo delle sue fonti e delle risorse esistenti, l’AI è strumento chiave per modellare sistemi predittivi in grado di prevedere, comprendere e indicare come evitare sprechi e problemi.

La Data Science viene già ampiamente sfruttata infatti per intervenire efficacemente a valle del sistema di approvigionamento idrico, arrivando a consentire di ottimizzare i sistemi di distribuzione in maniera puntuale, individuando in tempo reale, ad esempio, grazie a sensori IoT, logger e contatori, anomalie di qualsiasi genere. Questo sistemi consentono addirittura di ottimizzare la distribuzione dell’acqua (evitando sprechi, ad esempio), se non di predire la domanda futura in base a fattori come la temperatura, la densità di popolazione, gli schemi di consumo stagionali e le previsioni meteorologiche, con evidenti ricadute positive sull’intero sistema di approvvigionamento dell’acqua: dai ghiacciai, fino ad ogni più distribuita fonte d’acqua.

Al livello dei ghiacciai, infatti, come di tutte le risorse naturali, sono già in campo da anni analisi scientifiche puntuali che ci danno quadri dettagliati delle evoluzioni in base alle azioni che intraprenderemo.

Modelli predittivi dedicati possono essere sviluppati per analizzare i dati chimici e chimico fisici delle fonti d’acqua, per fare previsioni sulla disponibilità e qualità dell’acqua in determinate aree geografiche, consentendo così di prevedere crisi idriche, agendo preventivamente, allocando risorse in modo più efficiente e garantendo sicurezza e igiene.

La digitalizzazione del mondo water-energy

Se vuoi approfondire sul tema, guarda il video delle Nazioni Unite sulla Giornata Mondiale dell’Acqua 2025

World Water Day

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ebword Febbraio 28, 2025

Computer Vision per le Infrastrutture: Vantaggi e Applicazioni Pratiche

Data science: gli approfondimenti

Computer Vision per le Infrastrutture: Vantaggi e Applicazioni Pratiche

Gabriele Galatolo Kode

Oggi affrontiamo una tecnologia di cui molto si parla e di cui spesso vengono fraintese le capacità e sottostimate le possibili applicazioni: la Computer Vision. Nel nostro mondo sembra ancora poco utilizzata, ma in realtà la computer vision per le infrastrutture ha non solo un grande potenziale, ma anche applicazioni concrete che già oggi portano un grande valore aggiunto. Ne parliamo con Gabriele Galatolo, CTO di Kode, società che offre soluzioni di Intelligenza Artificiale, e partecipata da EBWorld.

Ciao Gabriele, come primo punto, cosa si intende quando si parla di Computer Vision?

Come prima cosa partiamo da un punto di vista tecnico: la computer vision è una branca dell’informatica e della statistica, che sfrutta modelli e algoritmi che analizzano immagini (siano esse foto o frame di video) per analizzare e/o ottenere informazioni dal dato visivo. La Computer Vision può essere applicata per due obiettivi differenti: supportare e sviluppare compiti di l’Intelligenza Artificiale, dall’altra supportare l’elaborazione delle immagini.

La Computer Vision ha le sue radici nell’Image Processing dove processi matematici (kernel, filtri, convoluzioni) trasformano l’immagine di partenza in un’immagine elaborata secondo le esigenze del compito specifico. Si tratta di tutte quelle tecniche complesse, ma deterministiche, che già utilizziamo quotidianamente – si pensi ai filtri Instagram – che utilizzano appunto processi matematici o statistici per produrre l’output desiderato. Sempre per parlare del caso Instagram, applicare filtri che modificano la tonalità e la struttura dell’informazione presente nell’immagine originale per ottenere un’immagine differente.

Per essere più specifici, prendiamo ad esempio un’operazione che facciamo frequentemente: il ridimensionamento di un’immagine. Nel caso di un ingrandimento aumentando la grandezza dell’immagine si aumentano di conseguenza il numero dei pixel che compongono l’immagine: essendo l’immagine finale più grande, e con più pixel, il problema sta nel fatto che i pixel aggiuntivi non hanno di base un colore assegnato e bisogna capire come “colorarli” sfruttando l’informazione di colore dei pixel vicini, dell’immagine di partenza, per riempire questi “buchi”.

Per affrontare questo problema si utilizzano normalmente metodi di interpolazione matematica, con cui, a partire dai punti disponibili si genera il colore dei nuovi pixel in base a quelli esistenti (informazione nota) nell’intorno dell’informazione mancante. La specifica equazione elabora le informazioni note per determinare l’informazione mancante, in modo deterministico. Quando questa operazione è guidata da un essere umano, l’immagine finale risulterà più o meno sgranata in base al metodo di interpolazione prescelto, e molto sta alla sensibilità dell’operatore e dalla selezione del metodo e dei parametri che l’operatore sceglie. Lo stesso processo, svolto da un algoritmo di Computer Vision, elabora l’informazione dopo aver passato una prima fase di training di molte immagini, apprendendo i pattern più comuni per generare un pixel mancante in base all’intorno noto, applicando quindi un metodo più statistico e basato su una qualche ‘esperienza’ sviluppata in fase di apprendimento. L’operatore così, anziché occuparsi dell’operazione su ogni singola immagine, gestirà il modello affinché apprenda quali filtri applicare.

L’attuale potenza di calcolo dei computer permette – in tempi ragionevoli – l’applicazione di tecniche e modelli basati su reti neurali per l’automazione di task complessi, propri della visione umana (nella relazione occhio-cervello), permettendo il salto da Image Processing all Computer Vision. Parliamo ad esempio di riconoscimento di immagini (classificazione) o identificazione di elementi all’interno di un’immagine (image detection), ma anche del tracciamento di uno specifico elemento in un video o anche della generazione di nuove immagini così realistiche da sembrare fotografie.

Tutte queste applicazioni della Computer Vision sono affascinanti, puoi spiegarci quali le ricadute concrete nel quotidiano? La guida autonoma è una di queste?

Quando si parla di computer vision la guida autonoma è subito la prima idea che balza in mente, come se fosse un brillante futuro che concretizzerà l’utilità di questa tecnologia – fino a qui branca di ricerca scientifica di cui utilizziamo solo tecniche e tecnologie derivate.

È come la ricerca spaziale, che tutti pensano sia orientata esclusivamente ai viaggi verso altri pianeti. Al contrario la ricerca che sta alla base dei viaggi spaziali ha dato vita a nuove tecnologie e conoscenze con ricadute e applicazioni reali enormi. Allo stesso modo la guida autonoma è una cosa molto complicata, ma sognarla sostiene la ricerca, generando applicazioni che già utilizziamo nella quotidianità, come il controllo degli accessi in ZTL, i contapersone con le telecamere di sorveglianza, le casse ai self-service dove basta inquadrare il vassoio per avere il conto, o il controllo qualità in ambito industriale, che è uno degli ambiti su cui, in Kode, abbiamo lavorato molto.

ztl computer vision

Ci sono moltissimi campi di applicazione che quasi non ci accorgiamo della loro presenza già nelle nostre vite: ci siamo dentro, non è più un passaggio, e questa cosa succede perché il grande vantaggio dei modelli di Computer Vision, come di tutto il Machine Learning sta nell’automazione che riduce drasticamente quella parte di errore umano non legato alla competenza, ma al fatto di essere umani: come la distrazione in primis, ma anche semplicemente la necessità di raggiungere o lavorare in luoghi impervi e contesto critici, e.g ambienti contaminati o tubazioni sotterranee. In questo senso la computer vision per le infrastrutture, in cui parliamo di contesti di grandi dimensioni con caratteristiche molto varie, può svolgere un ruolo chiave per la loro gestione.

Ci puoi fare qualche esempio di applicazione della Computer Vision per le Infrastrutture?
autostrade

La Computer Vision per le infrastrutture ha grandi potenzialità: partendo dalla semplice rete stradale, (e autostradale, in particolare), per arrivare alle infrastrutture idriche o le reti elettriche o per la connettività (telefonica e non solo). Il controllo e la gestione di queste reti è un lavoro oneroso, in termini di tempo e di risorse, che potrebbe trarre grande vantaggio dall’impiego di tecnologie AI-based. 

Basta pensare a quei casi in cui un punto chiave dell’infrastruttura risiede in zone remote o di difficile accesso, in cui un sistema di controllo e alerting da remoto, ottimizzerebbe sicuramente il lavoro delle squadre.

Resta, però, un tema legato ai costi, che frena nell’applicazione massiva della Computer Vision per le infrastrutture. Parlare di immagini, significa infatti parlare di procedure e dispositivi, e nel caso di reti infrastrutturali (di per sè molto estese), bisogna pensare ad un grande numero di installazioni. Il monitoraggio dello stato di degrado di un intero sistema, ad esempio, sia esso idrico, elettrico, telefonico o altro, richiede una rete molto fitta di immagini.

A tal proposito citavo le autostrade come caso emblematico opposto per il livello di automazione estrema che si può raggiungere grazie ad una importante presenza di telecamere sull’intero reticolo autostradale. Con una struttura del genere non solo si può automatizzare il pedaggio (con il riconoscimento della targa al casello in ingresso e uscita), ma si può persino tracciare l’intero percorso di un’auto, e così controllare gli eventuali errori del sistema. 

Perché, è importante ribadirlo: essendo le tecnologie AI legate a doppio filo alla statistica, gli errori succedono ed è importante essere consapevoli che possano accadere e come affrontarli. A volte si verificano casi particolari (in cui, ad esempio, la vista della telecamera è in qualche modo impedita- questo ci tengo a sottolinearlo: ciò che l’occhio umano non può vedere, neppure l’AI può farlo).

Altre volte l’errore è dovuto al semplice fatto che essendo queste tecnologie basate sulla statistica, difficilmente o in casi molto particolari raggiungiamo quote vicine all 100% di accuratezza, in termini di risposte e risultati prodotti, del sistema. In quel caso parleremmo saremmo di fronte ad automazione pura.

Operazioni in campo Geo4B Mobile

Queste considerazioni non devono portarci a ritenere la Computer Vision una tecnologia troppo complessa o costosa per prenderla in considerazione, tanto che anche nel settore delle infrastrutture le applicazioni sono varie. Persino nell’ambito del monitoraggio è sufficiente identificare l’esigenza concreta che può riguardare ad esempio, anziché l’intera rete, solo i suoi punti nevralgici. Oppure il monitoraggio per la manutenzione può non essere necessario che sia a ciclo continuo, ma periodico, quindi è sufficiente, ad esempio se parliamo di strade, una telecamera installata su un’auto che registra il percorso di interesse. Sono tante le soluzioni e tante le aree di applicazione.

Con l’ingresso di EBWorld nel capitale di Kode, stiamo affrontando diversi tavoli di lavoro in cui abbiamo iniziato a riflettere sulle applicazioni possibili dell’Intelligenza Artificiale e della Computer Vision in particolare, sia nel mondo delle infrastrutture, per quel che riguarda tutta la parte dei servizi a supporto della progettazione di reti, ma anche in maniera più ampia al GIS – al dato geografico – in cui la computer vision può basarsi sull’analisi di immagini di altro genere, come ad esempio quelle satellitari. Con questa fonte di informazione, la Computer Vision è in grado di confrontare la stessa area in due epoche diverse o confrontare lo stato dell’ultima immagine satellitare con le informazioni presenti in un database (finanche quelli catastali).

C’è un mondo, e noi siamo pronti a scoprire e contribuire a sviluppare soluzioni che consentano di godere dei vantaggi che la Computer Vision può portare alla gestione delle infrastrutture.

Vuoi approfondire il tema?

Kode è una società di sviluppo software specializzata nella creazione di soluzioni tailor-made che, mediante tecniche di Intelligenza Artificiale e partendo dai dati, rispondono alle esigenze dei propri clienti. Dal 2012 i nostri prodotti e soluzioni accompagnano aziende di vari settori (logistica, industria, chimica, utility, sport) nella trasformazione digitale, efficientando il loro business.

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ebword Gennaio 24, 2025

EBW al Sales Kick Off 2025 di GE Vernova

EBW al Sales Kick Off 2025 di GE Vernova: visione strategica, sfide operative e collaborazione i driver per l’anno.

Durante il Sales Kick Off di GE Vernova, Francesco Mete, CEO EBW, ha partecipato al Fireside Chat “Partner Insight” insieme a Per Christian Honningsvåg, EMEA Business Leader di Microsoft, e Gregorio Ogliaro, Global Utilities Transmission & Distribution Lead di Accenture, per approfondire il ruolo delle partnership strategiche nel settore Utility, con particolare attenzione alla trasformazione digitale e alle sfide globali.

Le principali sfide sottolineate da Mete sono state:

  • Visione olistica: la necessità di un approccio integrato che consideri territorio, rete e contesto per una pianificazione e gestione ottimizzata.
  • Burocrazia e ritardi: i processi amministrativi complessi che rallentano la costruzione e la manutenzione delle reti, nonché un aumento dei costi a carico del gestore e in ultima istanza dei cittadini.
  • Carenza di competenze: la difficoltà nel reperire tecnici e operai qualificati per le operation in campo che continua a essere un freno per il settore.

 

A queste complessità, EBW ha saputo rispondere nel tempo con la conoscenza puntuale dei processi di business, partendo sempre dalle esigenze reali come, ad esempio,  l’introduzione dell’Ai su Geo4B Mobile per rendere gli strumenti in campo più facilmente accessibili. Questo approccio non solo garantisce un impatto tangibile, ma contribuisce anche a migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle Utility.

Consolidare partnership strategiche e di lungo corso come con GE Vernova e innovare con visione è in sintesi la direzione di EBW per supportare sempre più la progettazione  e la gestione delle infrastrutture Energy e utility. 

Francesco Mete, CEO di EBWorld: “Crediamo fermamente che questa nuova fase della collaborazione tra EBW e GE Vernova sia nuovamente un successo! Il mercato sta chiedendo esattamente ciò che GE Vernova sta promuovendo e su cui ha prodotti e soluzioni innovative per la decarbonizzazione e digitalizzazione del mondo Energy e Utility”

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ebword Gennaio 23, 2025

Evoluzione digitale dei processi di gestione della rete idrica

Evoluzione digitale dei processi di gestione della rete idrica: il caso Acda presentato al Servizi a Rete Tour 2024

Si è concluso anche quest’anno il Servizi a Rete Tour 2024, l’evento del mondo dei sottoservizi organizzato da Servizi a Rete, un network di 4Pixel in collaborazione con Acquedotto Pugliese SpA e organizzato nella città di Bari.

La nona edizione di questo format ha avuto come titolo “Acqua: ponte del futuro”articolato in diverse sessioni tematiche ed una tavola rotonda con il coinvolgimento dei principali gestori su piano nazionale rappresentati dai relativi vertici.

EBWorld ha voluto essere presente con uno spazio per incontrare i protagonisti del mondo dell’acqua e con una testimonianza nella sessione Gestione dell’Acqua, sulla collaborazione sviluppata in questi anni con una Utility dell’acqua. 

L’intervento intitolato ”ACDA: Evoluzione digitale dei processi di gestione della rete idrica: dal rilievo, alla progettazione fino alla realizzazione in campo” ha visto la partecipazione di Tiziano Orsenigo, Sales Director insieme a Fabio Monaco Responsabile dell’Area Appalti e Lavori di ACDA – Azienda Cuneese dell’Acqua

La presentazione ha raccontato il progetto di digitalizzazione della rete attraverso Smallworld di GE Vernova e Geo4B Water  la nostra soluzione web e mobile per la progettazione e il monitoraggio anche dal campo della rete idrica, sottolineando l’evoluzione del percorso cartografico di Acda. 

Tiziano Orsenigo, Sales Director di EBWorld: “La storia della collaborazione con Acda rappresenta un caso emblematico di come la tecnologia GIS si sia evoluta e di come sia diventata centrale nei processi di digitalizzazione della rete idrica. Oggi non solo la parte cliente e web supportano il lavoro delle Utility, ma sopratutto le applicazioni mobile, come Geo4B Mobile,  sono uno strumento strategico per gestire le operazioni sul campo. Ad oggi, il futuro vede nuovi ambiti di sviluppo come l’integrazione con strumenti di Data Analytics e di Intelligenza Artificiale, fino a tecnologie 3D come Lidar e BIM.”

Guarda la presentazione durante l’intervento di Fabio Monaco di Acda e Tiziano Orsenigo:

 

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Anche i Piani di Sicurezza dell’Acqua nella presentazione di EBWorld

Infine, durante la due giorni del Tour, è stata presentata la soluzione Geo4B Water Safety Plan, la soluzione software per la digitalizzazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua, attraverso degli incontri con i gestori. 

Guarda il video di presentazione del Servizi a Rete Tour 2024 – Acquedotto Pugliese, Bari.

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ebword Ottobre 12, 2024

Piani di Sicurezza dell’Acqua: collaborazione con Giorgio Temporelli

Piani di Sicurezza dell’Acqua: collaborazione con Giorgio Temporelli

Siamo entusiasti di annunciare una nuova e significativa collaborazione tra EBWorld e Giorgio Temporelli, divulgatore scientifico, autore/coautore di oltre 50 pubblicazioni, di 20 libri, dell’enciclopedia “La Conoscenza dell’Acqua” nonché team leader certificato e rinomato esperto di Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA).

 

Insieme, lavoreremo per promuovere un nuovo approccio strutturato e innovativo alla gestione dei piani attraverso la soluzione applicativa EBWorld, Geo4B Water Safety Plan

La piattaforma è stata progettata per supportare le aziende nella creazione e gestione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua, garantendo conformità alle normative e protezione della salute pubblica.

La collaborazione tra  l’esperienza e la professionalità di Giorgio Temporelli con le conoscenze dei processi e le competenze per la digitalizzazione del settore water di EBWorld, apporteranno un valore aggiunto al mondo delle Utility dell’acqua contribuendo a migliorare gli standard di sicurezza a livello globale.

Giorgio Temporelli

Tiziano Orsenigo, direttore commerciale di EBWorld: “La collaborazione con Giorgio Temporelli, professionista stimato e riconosciuto dalla community del mondo water, porta competenze e visione all’approccio di EBWorld ai Piani di Sicurezza dell’Acqua. In questi anni, EBWorld ha fortemente voluto portare le sue competenze per la digitalizzazione degli asset e sul ciclo di vita delle infrastrutture anche al mondo water, oltre a quello Telco che ci ha sempre caratterizzato. Unire la visione di Temporelli con la proposta di valore delle soluzioni EBWorld ci permette di essere al fianco delle Utility anche in questo processo così importante e strategico per le aziende e per le comunità.”

Perché scegliere Geo4B Water Safety Plan?

La piattaforma offre una copertura funzionale completa, modulare e flessibile, fornendo ai gestori un supporto guidato per la redazione dei PSA, con un supporto strutturato e consulenziale che ci arriva dalle nostre competenze nell’ambito dei processi identitari dei gestori dei servizi idrici.  

La soluzione garantisce:

  • Completezza: Strumenti avanzati per l’analisi dei rischi e la gestione dei piani.
  • Affidabilità: Conformità garantita alle normative vigenti.
  • Supporto dedicato: Assistenza di esperti del settore.

Geo4B Water Safety Plan, così come tutte le soluzioni di EBWorld dedicate al mondo water, supporta gli obiettivi dei gestori, ovvero di fornire alla comunità un servizio di alta qualità, promuovendo la condivisione dei dati e trasformare un adempimento normativo in un’occasione di ottimizzazione ed efficientamento dei processi interni.

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ebword Luglio 4, 2024

Piani di Sicurezza dell’Acqua: Come Garantire la Qualità dell’Acqua Potabile

Dalla normativa alla digitalizzazione dei Piani di Sicurezza dell'acqua

Piani di Sicurezza dell'Acqua: Come Garantire la Qualità dell'Acqua Potabile

La gestione delle risorse idriche è una delle sfide più importanti del nostro tempo. I Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) sono essenziali per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile per i cittadini e le comunità. Ma cosa sono i PSA e perché sono fondamentali? E soprattutto come la digitalizzazione del processo tramite software avanzati può migliorare l’efficienza e la precisione della gestione dell’acqua?

La gestione delle risorse idriche è una delle sfide più importanti del nostro tempo. I Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) o anche chiamati in inglese Water Safety Plan sono strumenti fondamentali per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile.

Con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2020, relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano, l’implementazione dei PSA è diventata obbligatoria per tutti i fornitori di acqua potabile nell’Unione Europea.

Normativa Europea sui Piani di Sicurezza dell'Acqua

La Direttiva (UE) 2020/2184, che sostituisce la precedente Direttiva 98/83/CE, introduce un approccio basato sul rischio per garantire la sicurezza dell’acqua potabile. Gli Stati membri dell’UE devono recepire questa direttiva nel loro diritto nazionale entro il 12 gennaio 2023, assicurando che tutte le misure necessarie siano adottate per conformarsi ai nuovi requisiti.

Piani di sicurezza dell'acqua
La normativa europea li rende obbligatori a partire dal 2029

Entro il 12 gennaio 2025, tutti i fornitori di acqua che servono più di 50 persone o forniscono più di 10 metri cubi di acqua al giorno devono completare la valutazione del rischio dei loro sistemi di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua. Questa valutazione include l’identificazione dei pericoli e la gestione dei rischi lungo tutta la filiera dell’acqua, dalla fonte al rubinetto.

Gli Stati membri devono garantire che entro il 12 gennaio 2029, tutti i fornitori di acqua abbiano attuato tutte le misure di controllo del rischio necessarie e abbiano aggiornato i loro PSA in base alle valutazioni del rischio completate. Questo processo mira a prevenire la contaminazione dell’acqua potabile e a proteggere la salute dei consumatori attraverso un monitoraggio continuo e un miglioramento costante delle pratiche di gestione.

Cos'è un Piano di Sicurezza dell'Acqua (PSA)?

In sintesi un Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) è un approccio sistematico per valutare e gestire i rischi potenziali che possono influenzare la qualità dell’acqua potabile. Sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il PSA copre l’intera filiera dell’acqua, dalla fonte fino al consumatore finale. I PSA prevedono l’identificazione dei rischi, l’implementazione di misure di controllo, il monitoraggio continuo e la preparazione di piani di emergenza per garantire che l’acqua potabile sia sempre sicura.

Componenti Chiave di un PSA

  1. Valutazione del Sistema Idropotabile: Analisi dettagliata della fonte dell’acqua, del processo di trattamento, della rete di distribuzione e dei punti di utilizzo.
  2. Identificazione e Valutazione dei Rischi: Rilevazione dei potenziali pericoli chimici, fisici e microbiologici.
  3. Gestione dei Rischi: Implementazione di misure di controllo per prevenire o mitigare i rischi identificati.
  4. Monitoraggio Continuo: Controllo costante dei parametri di qualità dell’acqua.
  5. Piani di Emergenza: Preparazione per rispondere rapidamente a qualsiasi incidente o contaminazione.

La normativa europea rappresenta un passo fondamentale per assicurare la protezione della salute pubblica attraverso l’implementazione di PSA efficaci. Tuttavia, la gestione di questi piani richiede una grande quantità di dati e un monitoraggio continuo, aspetti che possono essere notevolmente migliorati attraverso l’adozione di software di digitalizzazione del processo.

Un processo sinergico tra i vari soggetti per la redazione dei Piani di Sicurezza dell'Acqua

Soggetti Coinvolti nella Gestione dei PSA

Data la complessità e l’approccio sinergico che richiedono, la gestione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua coinvolge una varietà di soggetti che devono collaborare strettamente per assicurare l’efficacia del piano.

In particolare questi soggetti includono:

  1. Gestori dei Sistemi Idrici: I principali responsabili dell’implementazione e del mantenimento dei PSA. Devono garantire la sicurezza dell’intero sistema di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua.
  2. Autorità Regolatorie: Enti governativi e organismi di controllo che stabiliscono le normative e assicurano la conformità dei PSA. Essi monitorano e verificano che i gestori seguano le linee guida stabilite.
  3. Laboratori di Analisi: Forniscono i dati necessari per il monitoraggio della qualità dell’acqua. Questi laboratori effettuano test regolari su campioni d’acqua per rilevare eventuali contaminanti.
  4. Esperti di Salute Pubblica: Collaborano nella valutazione dei rischi e nella definizione delle misure di controllo necessarie per proteggere la salute dei consumatori.
  5. Tecnici e Ingegneri: Responsabili dell’implementazione tecnica delle misure di controllo e del mantenimento delle infrastrutture necessarie per la distribuzione dell’acqua potabile.
  6. Software Providers: Forniscono soluzioni digitali per la gestione e il monitoraggio dei PSA, migliorando l’efficienza e l’accuratezza dei processi.

Vantaggi della Digitalizzazione dei PSA

Come anticipato, la gestione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua richiede una grande quantità di dati e un monitoraggio costante. L’adozione di un software di digitalizzazione del processo può apportare numerosi vantaggi:

  • Efficienza: Un software automatizza molte attività di raccolta e analisi dei dati, riducendo il carico di lavoro manuale e minimizzando gli errori.
  • Precisione: I sistemi digitali offrono maggiore precisione nella raccolta dei dati, garantendo informazioni accurate e aggiornate in tempo reale.
  • Tracciabilità: La digitalizzazione consente di tracciare ogni fase del processo, facilitando l’identificazione e la risoluzione rapida dei problemi.
  • Accessibilità: I dati digitali possono essere facilmente condivisi tra i diversi stakeholder, migliorando la comunicazione e la collaborazione.

L’adozione di tecnologie avanzate per la gestione dei PSA non solo facilita la conformità alle normative, ma migliora anche la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile, garantendo un servizio di elevata qualità alla comunità.

Vuoi saperne di più sulla proposta di valore di EBWorld per i Piani di Sicurezza dell'acqua?

Non lasciare la sicurezza dell’acqua potabile al caso. Scopri la soluzione Geo4B Water Safety Plan il software di EBWorld per la gestione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua. Troverai tutte le informazioni necessarie per comprendere come la nostra soluzione possa supportare  a migliorare l’efficienza operativa, garantire la conformità normativa e proteggere la salute pubblica.

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ebword Maggio 8, 2024

Smart city e sostenibilità con l’approccio Geo Digital Twin

L'approccio Geo Digital Twin

Smart city e sostenibilità

Le smart city sono fondamentali per affrontare le sfide sempre più complesse legate alla crescita demografica, all’urbanizzazione e alla sostenibilità ambientale. Infatti, le città intelligenti rappresentano un nuovo paradigma di sviluppo urbano che mira a utilizzare l’integrazione e l’utilizzo consapevole di tecnologie per migliorare la qualità della vita dei cittadini realizzando comunità più connesse, sicure e sostenibili.

Un approccio innovativo per raggiungere questi risultati è il Geo Digital Twin, che consente l’aggregazione di basi dati eterogenee (GIS, 3D, catastali, provenienti da ERP, da sensori IoT ecc..) per realizzare gemelli digitali delle città migliorando la progettazione delle infrastrutture e l’efficienza dei servizi. Infatti con il Geo Digital Twin, le città possono creare una replica digitale del loro ambiente fisico, consentendo di prendere decisioni informate per migliorare la gestione di asset e infrastrutture ottimizzando lo sviluppo di comunità sostenibili.

Il Geo Digital Twin per Smart City sostenibili

Il Geo Digital Twin è una rappresentazione digitale di un asset fisico che integra dati geospaziali e informazioni provenienti da varie fonti. Questo approccio consente una comprensione completa e dettagliata dell’ambiente e del territorio, facilitando la pianificazione e l’ottimizzazione delle risorse.

Nella realizzazione di Smart City sostenibili, questa metodologia trova applicazione nella gestione delle infrastrutture, nel monitoraggio ambientale e nella mobilità urbana. Ad esempio, un modello digitale georeferenziato può essere utilizzato per ottimizzare il flusso del traffico, riducendo i tempi di percorrenza e le emissioni di CO2.

Geo Digital Twin: caratteristiche e tecnologie principali

Una caratteristica principale del sistema è la componente integrativa rivolta sia ai dati provenienti da fonti eterogenee sia a sistemi diversi (IT e OT) integrati tra loro. Sensori di smart metering, telecamere di sorveglianza, reti di sensori ambientali ma anche database catastali e aziendali, forniscono basi dati che vengono elaborate e interpretate utilizzando per creare una replica digitale e sostenibile della città.

Tra le principali tecnologie e componenti integrate in un Geo Digital Twin risultano:

  • Internet of Things (IoT): i sensori di una Smart City rilevano una vasta gamma di dati in tempo reale, come il livello di traffico, la qualità dell’aria, la presenza di inquinamento, la temperatura e l’umidità. 
  • Immagini Satellitari e Aeree: le immagini ad alta risoluzione provenienti da satelliti o droni forniscono una vista panoramica dell’area urbana, consentendo la mappatura dettagliata delle strutture, dei terreni e delle infrastrutture.
  • Dati geospaziali: I dati geospaziali provenienti dai Sistemi Informativi Geografici o GIS contengono informazioni georeferenziate sulla topografia, sull’uso del suolo, sulle reti di trasporto e sulle infrastrutture urbane.
  • Dati LiDAR: il rilievo LiDAR consiste nell’utilizzo di un impulso laser che consente la generazione di una point cloud tridimensionale di una porzione di territorio. E’ utile per facilitare i processi di progettazione, manutenzione e gestione di reti e infrastrutture. 
  • Database Catastali: accedendo alla documentazione catastale (visure, atti di proprietà, perizie etc..) che fa riferimento a un asset fisico è possibile prendere decisioni maggiormente informate ottimizzando la gestione delle risorse. 
  • Machine Learning e AI: Le potenti risorse di calcolo offerte dall’Edge computing consentono di elaborare e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, supportando la generazione di modelli predittivi e la simulazione di eventi. 
Come funziona l’integrazione dei dati in un Geo Digital Twin

Una delle sfide del Geo Digital Twin è l’integrazione di diverse fonti di dati eterogenei che, come si è visto, è fondamentale per il funzionamento di una Smart City. Infatti, una corretta gestione delle informazioni garantisce affidabilità nei processi di monitoraggio e ottimizzazione dell’efficienza di infrastrutture e servizi.

Il processo di gestione dei dati vede diverse fasi:

  1. Acquisizione dei Dati: il processo inizia con l’acquisizione dei dati da varie fonti (IoT, LiDAR, satellite, ERP, registri amministrativi etc..). Successivamente, i dati sono inviati a piattaforme centrali per l’elaborazione.
  2. Normalizzazione dei Dati: I dati raccolti possono essere in formati diversi. Per renderli compatibili e facilmente integrabili, può essere necessario convertirli in un formato standard, assegnare un’unità di misura comune oppure risolvere eventuali incongruenze o incompatibilità. 
  3. Correlazione dei Dati: I dati vengono correlati e integrati per creare una visione coerente e di ampio respiro. Il processo coinvolge l’identificazione delle relazioni e delle interconnessioni tra i diversi dataset. Ad esempio, i dati sul traffico stradale possono essere correlati con i rilievi sulla qualità dell’aria per valutare l’impatto di eventuali ingorghi sul livello di inquinamento atmosferico in una data area. 
  4. Analisi dei Dati: con un’analisi del dato si possono identificare tendenze, modelli e anomalie significative, anche grazie ad algoritmi di machine learning per generare previsioni e raccomandazioni. Ad esempio, un’applicazione mobile potrebbe utilizzare dati in tempo reale sul traffico per suggerire ai conducenti percorsi alternativi meno congestionati o orari di partenza ottimali per evitare i picchi di traffico.
  5. Aggiornamento in Tempo Reale: Le soluzioni di Geo Digital Twin devono essere in grado di gestire grandi volumi di dati in modo scalabile e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti garantendo precisione e attendibilità.
Caratteristiche e vantaggi di una Smart City sostenibile

Le Smart City utilizzano tecnologie innovative per migliorare la qualità della vita dei cittadini ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo l’impatto ambientale. In particolare, le smart city si basano su tre concetti fondamentali:

  • Connettività: la connettività, diffusa e capillare sia nelle abitazioni private che nelle aree pubbliche, consente di raccogliere e scambiare dati in tempo reale migliorando la gestione della città.
  • Innovazione: le smart city si basano sull’innovazione tecnologica per migliorare i servizi pubblici e la qualità della vita dei cittadini. Ad esempio, utilizzando telecamere di sorveglianza intelligenti e sistemi di analisi dei dati è possibile migliorare la sicurezza pubblica.
  • Sostenibilità: le smart city si impegnano a ridurre l’impatto ambientale, migliorando l’efficienza energetica e la gestione delle risorse. Esempi di tecnologie utilizzate sono i sistemi di Smart Mobility (car e bike sharing), sistemi di tracciabilità e raccolta intelligente dei rifiuti e sistemi di smart metering per migliorare l’efficienza energetica.
Vista panoramica su una Smart City

Le smart city offrono una serie di benefici per i cittadini, le imprese e l’ambiente. In particolare, le smart city possono:

  • Migliorare la qualità della vita dei cittadini: le smart city possono offrire servizi pubblici più efficienti e convenienti, come trasporti pubblici migliori, raccolta dei rifiuti più efficiente e sistemi di sicurezza pubblica più efficaci.
  • Ridurre i costi pubblici: le smart city possono aiutare le amministrazioni pubbliche a ridurre i costi, migliorando l’efficienza dei servizi pubblici.
  • Creare nuove opportunità economiche: le smart city possono attirare investimenti e creare nuove opportunità di lavoro, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi servizi offerti.
  • Ridurre l’impatto ambientale: le smart city possono aiutare a ridurre l’inquinamento e le emissioni di gas serra, migliorando l’efficienza energetica e delle risorse.
EBWorld per le Smart City

La vision di EBWorld è di contribuire ad una società più connessa, sicura e sostenibile attraverso un approccio data supported – abilitante per scenari innovativi quali smart city – che vede le mappe geografiche e il digitale come strumenti a supporto di analisi e presentazioni di dati complessi.

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 EBWorld realizza, infatti, applicazioni software GIS – ovvero Sistemi Informativi Territoriali –  fruibili da mobile, app, web o desktop che, utilizzando le mappe geografiche come “sfondo”, consentono di implementare strumenti a supporto della decisione in processi operativi anche complessi.

I mercati in cui opera EBWorld sono quelli delle Utility, operatori di Telecomunicazioni, Pubbliche Amministrazioni e Pubblica Sicurezza (118 e 112), ovvero settori che impattano fortemente sulla vita dei cittadini e di conseguenza maggiormente coinvolti nella progettazione e implementazione delle Città Intelligenti o Smart City.

EBWorld abilita la realizzazione di gemelli digitali georeferenziati (Geo Digital Twin) che consentono di progettare, controllare e migliorare il territorio e la progettazione dei servizi su di esso distribuiti, rendendo le città più efficienti e sostenibili per tutti i cittadini.

Le soluzioni di EBWorld infatti contribuiscono in maniera attiva a 2 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030, nello specifico: 

  • Obiettivo 9: costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione.
  • Obiettivo 11: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
Obiettivo_9_Agenda_2030_Sostenibilità_Smart_city_infrastrutture
Obiettivo_11_Agenda_2030_Sostenibilità_Smart_city_comunità

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ebword Marzo 1, 2024

EBWorld con Valle Umbra Servizi al SAR Tour 2023

EBWorld con Valle Umbra Servizi al SAR Tour 2023.

Una collaborazione per la digitalizzazione della rete idrica integrata.

 

Mancano pochi giorni all’ottava edizione del Servizi A Rete TOUR 2023  dal titolo “L’impegno del Servizio Idrico Integrato al tempo dei cambiamenti climatici. Strumenti, progetti e soluzioni tecniche”. Ospitato per l’occasione da GORI Spa ad Ercolano (NA), il Tour porta al centro della riflessione dei principali stakeholder del settore Water un tema di scottante attualità come il cambiamento climatico e come l’innovazione possa intervenire nella risoluzione tempestiva e preventiva dell’emergenza.

Il Tour prevede sia uno spazio espositivo che sessioni plenarie e verticali di approfondimento. Proprio in una di queste, l’Ing.  Tiziano Orsenigo, Account Manager in EBWorld insieme all’Ing. Giancarlo Piccirillo, Direttore Tecnico di Valle Umbra Servizi, presenteranno il progetto di trasformazione digitale che sta interessando il sistema GIS di Valle Umbra Servizi Spa grazie all’introduzione della soluzione Geo4B Water di EBWorld dalle caratteristiche open per la progettazione, manutenzione e gestione integrata della rete idrico-fognaria dei comprensori di Foligno, Spoleto e della Valnerina.

 

Focus sull’intervento di EBWorld e Valle Umbra Servizi al SAR Tour 2023

 

📅 Data: 27 settembre

🕒 Orario: 14.15

 📍 Luogo: Villa Campolieto ad Ercolano (NA)

📝Titolo:  “L’evoluzione del Sistema GIS in un’azienda di multiservizi di piccole dimensioni”

 

Durante l’intervento saranno esplorate le sfide e gli obiettivi proposti per abilitare un processo di trasformazione digitale delle infrastrutture consentendo il monitoraggio e la gestione della rete in modo sempre più efficiente. In particolare, verrà evidenziato come la soluzione prodotta da  Geo4B Water basata sulla tecnologia di GE Digital sia un elemento abilitante e di forza per le sfide che si trovano a gestire le aziende di multiservizi di piccole e medie dimensioni.

L’Editoriale di Valle Umbra Servizi sulla rivista Servizi a Rete

 

L’intervento è stato anticipato proprio in questi giorni dall’Editoriale di Servizi A Rete di Luglio-Agosto a firma di Marco Ranieri, Direttore Generale di Valle Umbra Servizi Spa, in cui si indicano i risultati positivi dell’azienda ottenuti nonostante il contesto storico ed economico altamente volatile, la necessità di migliorare continuamente i servizi erogati e gli obiettivi futuri della Multiutility umbra. Nonostante, infatti, lo scenario di crisi VUS ha avuto il riconoscimento positivo sia da parte dei referenti istituzionali, che dai cittadini per l’elevato livello di soddisfazione dei  servizi ricevuti. 

La chiave di questi risultati positivi, sottolinea il Direttore, risiede nel percorso di rinnovamento delle strategie di gestione industriale tra cui il rilancio degli investimenti nel Servizio Idrico Integrato ovvero, come da definizione di Arera, l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, compresi i servizi di captazione adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali.

L'Editoriale di Luglio-Agosto di Servizi a rete del Dir. Generale di Valle Umbra Servizi

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ebword Settembre 21, 2023

Migliorare l’Efficienza delle Infrastrutture con la Digitalizzazione dei Processi sul Campo

Per il settore Telco e Water

Migliorare l'Efficienza del Monitoraggio delle Infrastrutture con la Digitalizzazione dei Processi sul Campo

Nel mondo moderno, la gestione e il monitoraggio efficiente delle infrastrutture critiche, come le reti di telecomunicazioni e le reti idriche, sono fondamentali per garantire un servizio affidabile e continuo. La digitalizzazione dei processi sul campo rappresenta una svolta significativa per le aziende che operano in questi settori, offrendo vantaggi in termini di efficienza, precisione e risparmio sui costi. In questo articolo, esploriamo come la digitalizzazione può trasformare le operazioni sul campo e migliorare il monitoraggio delle infrastrutture.

Cosa sono le operazioni in campo?

Cosa sono le operazioni in campo e quali sfide?

Le operazioni in campo si riferiscono alle attività svolte fuori dagli uffici aziendali, tipicamente presso i siti dei clienti o nelle località dove sono presenti le infrastrutture dell’azienda. Queste operazioni comprendono l’installazione, la manutenzione, la riparazione e il monitoraggio di attrezzature e sistemi, come reti di telecomunicazioni, reti idriche, linee elettriche e altri impianti. I tecnici e gli operatori sul campo sono responsabili di eseguire interventi diretti sulle infrastrutture, raccogliendo dati e assicurando che i sistemi funzionino correttamente. La gestione efficace delle operazioni in campo è cruciale per garantire la continuità del servizio, ridurre i tempi di inattività e migliorare l’efficienza operativa complessiva.

Le operazioni in campo svolgono un ruolo cruciale per le aziende, specialmente quelle che gestiscono infrastrutture critiche come telecomunicazioni, servizi idrici ed energetici. Ecco alcuni punti chiave sul loro ruolo:

  1. Manutenzione e Riparazione: Garantire che le infrastrutture funzionino correttamente è essenziale per prevenire interruzioni del servizio. Le operazioni in campo permettono interventi rapidi e mirati per risolvere problemi tecnici e guasti.
  2. Installazione di Nuove Infrastrutture: La crescita e l’espansione delle reti dipendono dalle operazioni sul campo. I tecnici installano nuovi impianti e attrezzature, supportando l’espansione dei servizi aziendali.
  3. Raccolta Dati: Le operazioni in campo includono la raccolta di dati essenziali sulle condizioni delle infrastrutture, che possono essere utilizzati per analisi predittive, manutenzione preventiva e miglioramento continuo dei servizi.
  4. Interazione con i Clienti: I tecnici sul campo spesso rappresentano il volto dell’azienda per i clienti. Le loro interazioni possono influenzare la percezione del servizio, contribuendo alla soddisfazione e alla fidelizzazione dei clienti.
  5. Efficienza Operativa: Le operazioni in campo ben gestite migliorano l’efficienza operativa, riducendo i tempi di inattività e ottimizzando l’uso delle risorse. Questo contribuisce a ridurre i costi e aumentare la produttività aziendale.
  6. Sicurezza: La supervisione delle operazioni in campo è fondamentale per garantire la sicurezza delle infrastrutture e dei lavoratori. Gli interventi regolari e le ispezioni aiutano a prevenire incidenti e garantire un ambiente di lavoro sicuro.

In sintesi, le operazioni in campo sono vitali per mantenere l’integrità delle infrastrutture, garantire la continuità del servizio e sostenere la crescita e l’efficienza delle aziende.

Ecco quindi che le sfide più significative sono rappresentate da:

Mancanza e Coordinamento del Personale

Una delle sfide più significative che le imprese in questo momento stanno affrontando è la necessità di avere il coordinamento efficiente del personale sul campo. Pianificare gli interventi, assegnare i compiti e garantire che i tecnici dispongano delle giuste competenze e attrezzature può essere complesso e richiede una gestione precisa.

Tracciamento delle Risorse

Monitorare l’ubicazione e lo stato delle attrezzature e delle risorse sul campo è cruciale per garantire interventi tempestivi e ridurre i tempi di inattività. Tuttavia, senza strumenti adeguati, questo tracciamento può risultare inefficace e costoso.

Raccolta e Analisi dei Dati

La raccolta di dati accurati durante gli interventi sul campo è essenziale per la manutenzione preventiva e la risoluzione dei problemi. La gestione manuale dei dati può portare a errori e mancanza di informazioni critiche, compromettendo la capacità decisionale.

Risposta Tempestiva ai Problemi

Le infrastrutture critiche richiedono una risposta rapida ai problemi per minimizzare l’impatto sui servizi. La mancanza di una visione in tempo reale delle condizioni sul campo può rallentare gli interventi e prolungare i tempi di riparazione. Pensiamo ad esempio, all’intervento sul campo a seguito di una rottura di una tubatura per un’infrastruttura dell’acqua e la necessità di chiudere le valvole di primo o secondo livello.

operazioni in campo Geo4b Mobile

Perché la Digitalizzazione dei Processi sul Campo è Cruciale

La digitalizzazione dei processi in campo

Efficienza Operativa

La digitalizzazione consente alle aziende di automatizzare molte delle attività manuali associate al monitoraggio e alla manutenzione delle infrastrutture. Questo include la raccolta e l'analisi dei dati, la pianificazione degli interventi e la gestione delle risorse. Con strumenti digitali avanzati, i tecnici sul campo possono accedere in tempo reale a tutte le informazioni necessarie, riducendo i tempi di inattività e migliorando l'efficienza operativa.

Precisione e Affidabilità

L'uso di sensori e dispositivi IoT (Internet of Things) permette di monitorare costantemente le condizioni delle infrastrutture. Questi dispositivi possono rilevare anomalie e malfunzionamenti prima che diventino problemi gravi, permettendo interventi tempestivi e mirati. Inoltre, i dati raccolti possono essere analizzati per prevedere e prevenire guasti futuri, migliorando l'affidabilità del servizio.

Riduzione dei costi

Automatizzare i processi di monitoraggio e manutenzione consente alle aziende di ridurre i costi operativi. La digitalizzazione elimina la necessità di ispezioni manuali frequenti e permette una gestione più efficiente delle risorse. Inoltre, la prevenzione proattiva dei guasti riduce le spese di riparazione e sostituzione.
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Scopri come superare le sfide delle operazioni sul campo nel monitoraggio delle infrastrutture attraverso la digitalizzazione dei processi. Soluzioni innovative per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi.

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ebword Luglio 18, 2023