L’integrazione tra FTTH e infrastrutture critiche: opportunità e sinergie operative

L’integrazione tra FTTH e infrastrutture critiche: Opportunità e sinergie operative

Intro

Negli ultimi anni, molte società che gestiscono reti infrastrutturali distribuite, come autostrade e reti elettriche, stanno iniziando a utilizzare le loro infrastrutture per costruire reti in fibra ottica. Questa tendenza si basa sulla crescente importanza della connettività ad alta velocità per il monitoraggio, l’automazione e l’ottimizzazione dei processi operativi nelle infrastrutture critiche.

Utilizzo strategico delle infrastrutture critiche esistenti

Le società con reti capillari sul territorio, come autostrade e reti elettriche, possono sfruttare, infatti, la loro vasta infrastruttura esistente (pali, cavi e condotti, tratti autostradali) per installare i cavi in fibra ottica, riducendo così significativamente i costi rispetto alla costruzione di nuove strutture da zero. Questo approccio permette di ottimizzare l’uso delle risorse, accelerando la diffusione della connettività in fibra ottica​, soprattutto in un paese come l’Italia con ampie zone non ancora coperte dalle tradizionali società di telecomunicazioni (vedi ad esempio le aree bianche così definite da Infratel). 

FTTH e Infrastrutture Critiche: Un’Integrazione Strategica

L’integrazione delle reti FTTH con le infrastrutture critiche è particolarmente strategica per diversi motivi:

Monitoraggio e controllo in tempo reale

Le reti FTTH consentono di raccogliere dati da sensori distribuiti lungo le infrastrutture (IoT), permettendo un monitoraggio continuo dello stato e delle performance. Questo aiuta a prevenire guasti e a ottimizzare la manutenzione.

Nuovi servizi e modelli di business

Le infrastrutture critiche possono sfruttare la rete FTTH per offrire servizi innovativi, come la gestione intelligente dell’energia o informazioni in tempo reale sul traffico per i sistemi di trasporto.

Automazione e digitalizzazione

La connettività fornita dalla fibra ottica permette di automatizzare molti processi, come la gestione del traffico nelle autostrade (Smart Road) o la distribuzione dell'energia nelle reti elettriche, migliorando l’efficienza e riducendo i costi per le imprese.

Resilienza e sicurezza delle reti

Le reti in fibra ottica ottimizzano e migliorano la resilienza delle infrastrutture critiche, garantendo connessioni stabili e sicure grazie a sistemi di backup e protezione avanzati dei dati (cybersecurity).

Sinergie operative

Le sinergie operative derivano dal fatto che molte di queste società possiedono già team di manutenzione e gestione delle reti esistenti. Estendere queste competenze al settore delle telecomunicazioni permette di ridurre ulteriormente i costi operativi, migliorando l’efficienza della gestione delle infrastrutture critiche. L’integrazione delle funzioni di trasporto dati e gestione dell’energia in un’unica infrastruttura riduce le duplicazioni e aumenta la produttività aziendale​

Diversificazione del business e nuove opportunità

L’entrata quindi nel settore delle telecomunicazioni attraverso le reti FTTH rappresenta anche un’opportunità di diversificazione del business per molte società infrastrutturali. La crescente richiesta di connessioni a banda larga ad alta velocità, specialmente nelle aree rurali o poco servite, offre un mercato in crescita che queste aziende possono sfruttare, capitalizzando sulle proprie infrastrutture esistenti​.

Autostrade

Sensori lungo le autostrade possono monitorare in tempo reale il traffico, ottimizzare la viabilità e ridurre gli incidenti, migliorando l’esperienza degli utenti.

Electrical grid
Reti Elettriche

La fibra ottica consente di monitorare lo stato della rete, identificare rapidamente anomalie e attivare protezioni automatiche.

Trasporto Pubblico

Le reti FTTH possono essere integrate nei sistemi di trasporto pubblico, offrendo servizi avanzati come bigliettazione elettronica e infotainment a bordo​.

Sfide e opportunità

L’integrazione tra FTTH e infrastrutture critiche non è priva di sfide:

  • Investimenti iniziali elevati: La costruzione di reti FTTH richiede investimenti importanti con una visione di lungo periodo. 
  • Competenze specializzate: Sono necessarie competenze professionali specifiche per gestire queste soluzioni complesse e soluzioni e prodotti informatici capaci di supportare la progettazione (inventory) della rete.
  • Sicurezza informatica: La protezione dei dati è cruciale, specialmente per infrastrutture critiche.

Nonostante queste sfide, le opportunità offerte dall’integrazione tra FTTH e infrastrutture critiche sono enormi, consentendo alle aziende di offrire nuovi servizi e aumentare la propria competitività in un mercato sempre più connesso e digitalizzato.

Conclusione

L’integrazione tra le reti FTTH e le infrastrutture critiche rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare l’efficienza operativa, la resilienza e la sostenibilità delle infrastrutture vitali. Con l’aumento della digitalizzazione e della richiesta di connessioni affidabili e sicure, questo approccio strategico si sta rivelando fondamentale per il futuro delle telecomunicazioni e delle infrastrutture.

Vuoi scoprire le soluzioni e i prodotti EBWorld per l’inventory della rete e come il nostro team può supportare progetti di questo tipo?  Vuoi conoscere come l’integrazione tra FTTH e infrastrutture critiche può portare  opportunità e sinergie operative?

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ebword Agosto 12, 2024
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Kubernetes: gestione e orchestrazione dei container

Kubernetes: funzionalità, architettura e implementazioni. L’approccio di EBWorld con la soluzione Cantiere Digitale.

Che cos’è Kubernetes 

Kubernetes – detto anche K8s – è una piattaforma open source estensibile per la gestione automatizzata dei container, che in un ambiente di produzione si occupano di eseguire le applicazioni garantendo continuità di servizio. Il suo utilizzo consente l’eliminazione di molti dei processi manuali inerenti al deployment tradizionale di applicazioni containerizzate consentendo alle imprese la gestione di carichi di lavoro in modo efficiente e scalabile. 

La piattaforma Kubernetes è quindi particolarmente adatta alla gestione dei cluster (gruppi di macchine) di host che eseguono Docker container (o container appartenenti ad altre tecnologie). I cluster di host possono essere situati in diversi ambienti: on premises, in cloud pubblici, privati o ibridi. Kubernetes risulta efficiente e ideale per le organizzazioni che devono scalare le risorse per processi correlati alla gestione di picchi di richieste, come per l’accesso e organizzazione di dati georiferiti presi sul campo da molteplici operatori con la soluzione Cantiere Digitale di EBWorld, piattaforma web e mobile ideale per l’espansione e maintenance delle infrastrutture degli operatori di telecomunicazione e delle utilities. 

Come siamo arrivati alla gestione dei container con Kubernetes

La tecnologia Kubernetes, che nasce originariamente dagli sviluppatori di Google, è il risultato degli apporti di una grande comunità open source che contribuisce continuamente allo sviluppo e perfezionamento della tecnologia. Il termine “kubernetes” significa “timoniere” o “pilota” in greco antico. La piattaforma agisce infatti “pilotando” l’ecosistema dei container garantendo scalabilità, failover e distribuzione dei carichi di lavoro in modo efficiente. Per comprendere meglio la piattaforma Kubernetes bisogna fare un salto indietro nel tempo osservando l’evoluzione dei sistemi informativi e definendo che cosa sono e cosa fanno i container. 

  • Deployment tradizionale: Agli albori dell’informatica le prime applicazioni o software venivano eseguite su server fisici. Questo creava non pochi problemi alle organizzazioni che si trovavano a gestire picchi di richieste. Infatti, mentre più applicazioni sono eseguite sullo stesso server fisico si potrebbe verificare una situazione in cui un’applicazione sottragga un grande numero di risorse bloccando le performance delle altre. Per risolvere il problema si è inizialmente pensato di aumentare il numero di server tuttavia, questa soluzione è stata quasi immediatamente scartata per via dei costi e dei limiti fisici legati ad essa. 
  • Deployment virtualizzato: L’avvento delle Virtual Machine ha permesso di aggiungere un livello di astrazione  apportando maggiore sicurezza e prestazioni ai processi di deployment. Le applicazioni sono isolate all’interno di più macchine virtuali (guest) che a loro volta sono eseguite dallo stesso computer fisico (host). La virtualizzazione consente maggiore sicurezza e scalabilità in quanto le applicazioni rimangono isolate tra loro e, al tempo stesso, si possono sostituire facilmente in caso di malfunzionamento o blocco. All’interno del sistema, il software hypervisor si assicura che le risorse hardware siano distribuite correttamente tra i sistemi guest assicurando bilanciamento in base alla necessità specifica. 
  • Deployment containerizzato: Mentre le Virtual Machine astraggono tutte le componenti dell’hardware su cui risiedono, i container ne condividono solo il sistema operativo utilizzandolo come ambiente di runtime per l’esecuzione delle applicazioni. I container Kubernetes sono quindi più “leggeri” e consentono di separare le applicazioni dall’infrastruttura host su cui vengono eseguite grazie alla loro portabilità in qualsiasi ambiente di test, sviluppo e produzione. La gestione dei container Kubernetes ha reso possibile un vero e proprio salto quantico relativamente all’efficienza nei processi di deployment. Da architetture client/server-monolitiche caratterizzate da “blocchi di codice” ad architetture Multi Cloud e a Microservizi in cui le applicazioni lavorano come un insieme di unità funzionali indipendenti e combinabili.

A cosa serve Kubernetes

Kubernetes è lo strumento ideale per orchestrare i processi di deployment di applicazioni containerizzate, cioè eseguite da container. In un ambiente di produzione infatti le applicazioni possono essere eseguite da più container (in alcuni casi possono essere centinaia o persino migliaia) installati a loro volta in ambienti di deployment molto diversi tra loro, come server fisici, virtual machine o ambienti cloud. Ad esempio, i processi di deployment per una stessa applicazione possono avvenire in un ambiente ibrido caratterizzati dalla combinazione di risorse fisiche, virtuali e in cloud. Kubernetes risolve questa complessità fornendo un framework per l’orchestrazione dei container e per la distribuzione dei carichi di lavoro rendendo possibile l’esecuzione di applicazioni indipendenti in qualsiasi ambiente di runtime. Ad esempio, se un container smette di funzionare Kubernetes lo sostituisce automaticamente senza la necessità di un intervento manuale. Negli ambienti di produzione tradizionale invece è necessario intervenire manualmente comportando ritardi nell’esecuzione del servizio e un impiego considerevole di risorse. 

Schematizzazione di un sistema di processi DevOps facilitati dalla gestione dei container Kubernetes

Componenti base di un cluster Kubernetes

Per comprendere appieno il funzionamento e l’architettura base di un cluster Kubernetes è necessario analizzare la sua composizione base:

  • Master: è la macchina che governa i nodi di Kubernetes nei quali vengono eseguite le applicazioni. Si occupa di equilibrare i carichi di lavoro gestendo le componenti del cluster Kubernetes. Il master è anche un nodo a sua volta.
  • Nodi: sono le macchine (fisiche o virtuali) che eseguono le attività. Sono coordinati dal nodo master e raggruppati in cluster, cioè in insiemi di macchine.
  • Pod: gruppo di container contenuti all’interno di un nodo. Condividono indirizzo IP, risorse di rete, calcolo e storage.
  • Kubelet: Software che, ricevendo istruzioni dal nodo master, impartisce le istruzioni ai container per il loro avvio.

Come funziona Kubernetes

Un cluster Kubernetes è composto da:

  • Uno o più nodi Master, che impartiscono istruzioni.
  • Uno o più nodi Worker, che eseguono il lavoro.

All’interno di ogni nodo Worker il software Kubelet fa dialogare le macchine e impartisce istruzioni ai gruppi di container (o Pod), adibiti ad eseguire le applicazioni. Quindi a seconda della distribuzione dei carichi di lavoro i nodi Worker avranno diversi gruppi di container o Pod al loro interno che eseguono e avviano le relative applicazioni.

Il nodo Master rappresenta il cervello dell’ecosistema Kubernetes in quanto i processi eseguiti al suo interno sono essenziali. Scendendo nel dettaglio è possibile individuare i seguenti componenti principali:

    • API Server: rappresenta la porta di ingresso del flusso informativo all’interno del cluster. In pratica, è il componente che dialoga con i diversi client di Kubernetes per ricevere indicazioni sulle operazioni da eseguire. 
  • Controller Manager: controlla e verifica il funzionamento dei componenti all’interno del cluster intervenendo in caso di necessità (Es. se un pod si ferma il controller manager viene attivato per la sua sostituzione o riparazione).
  • Scheduler: Attribuisce ai gruppi di container o pod i nodi sui quali eseguire il lavoro in base alle necessità della produzione. Lo scheduler garantisce quindi equilibrio e bilanciamento del carico di lavoro.
  • Etcd key value storage: Database che assicura backup e storage dei dati di funzionamento delle macchine assicurando sicurezza e tutela dell’ecosistema Kubernetes.

Come si può immaginare i nodi Master sono fondamentali per il funzionamento della piattaforma Kubernetes in quanto “direttori di orchestra” delle operazioni. Per questo motivo, gli ambienti di sviluppo si dotano solitamente di nodi Master di backup garantendo sicurezza e continuità di produzione. È inoltre importante considerare che tutti i nodi all’interno del cluster Kubernetes dialogano tra loro incessantemente orchestrando e organizzando autonomamente il carico di lavoro da svolgere come un’unica entità. 

Vantaggi nella gestione dei container Kubernetes:

La tecnologia Kubernetes rappresenta quindi un enorme possibilità per aziende che necessitano di migliorare la gestione e il controllo delle loro applicazioni e dei processi di deployment correlati all’interno di ecosistemi ibridi e Multi Cloud. In tali ambienti, risulta necessario dotarsi di un framework che permetta l’orchestrazione e il controllo funzionale dei container localizzati su host diversi, l’ottimizzazione di risorse per il raggiungimento delle performance, la continuità di servizio, l’aggiornamento e la distribuzione continua del software e la compliance ai protocolli di sicurezza.

I vantaggi relativi alla scelta di una soluzione basata su un’architettura Kubernetes sono:

  • Performance elevate con l’organizzazione per microservizi: il codice non è monolitico – detto anche codice a blocco – ma organizzato in microservizi (gruppi di container o pod). Ogni “pezzo di codice” o micro servizio è adibito a un progetto. Con Kubernetes è possibile orchestrare i microservizi collocandoli dove è necessario gestendo carichi di lavoro elevati in modo scalabile ed efficiente.
  • Architettura modulare e adattabile al prodotto: L’architettura si adatta al ciclo di vita del software permettendo rilasci in maniera continuativa, automatica e scalabile.
  • I downtime sono evitati grazie a un sistema stabile e che si autoregola: Il sistema Master di Kubernetes controlla l’interazione tra i microservizi. Se un micro servizio presenta criticità, Kubernetes può velocemente rimpiazzarlo riducendo i costi.
  • Continuous Integration/Continuous Deployment: Il software è continuamente testato, controllato e integrato in tutte le sue fasi di sviluppo e rilascio in ottica DevOps. Se per esempio è stato individuato un errore nel codice, si può facilmente tornare alla situazione precedente al rilascio del software con una procedura di rollback

Utilizzo di una soluzione cantiere digitale tramite tablet

CANTIERE DIGITALE: il prodotto di EBWorld basato sulla gestione dei container Kubernetes per lo sviluppo dei cantieri.

Cantiere Digitale, basato su Kubernetes, è una piattaforma SaaS completa e abilitante utilizzata per l’espansione e maintenance delle infrastrutture degli operatori di telecomunicazione e delle utilities. Il prodotto infatti consente il monitoraggio in tempo reale dello stato di avanzamento dei lavori su più cantieri contemporaneamente aperti su tutto il territorio nazionale. 

In caso di aumento delle richieste di accesso ai dati, l’architettura modulare consente l’assegnazione, la distribuzione e il bilanciamento automatico delle risorse favorendo una gestione dei picchi di lavoro in modo scalabile. Basato su tecnologia GIS, Cantiere Digitale consente la trasformazione del cantiere fisico in un vero e proprio asset digitale, semplificando il lavoro delle forze in campo, il coordinamento da parte delle direzione lavori e la supervisione da parte dell’impresa. Partendo dalla creazione di un progetto è possibile pianificarne la sua realizzazione verificando direttamente in campo lo stato di avanzamento dei lavori e dei materiali impiegati accedendo alle informazioni tramite applicazioni web e mobile.

La piattaforma Cantiere Digitale permette la gestione nella sua interezza del processo di progettazione, realizzazione, consuntivazione di nuovi asset tecnologici fornendo una soluzione consistente e capace di evolvere con le esigenze delle imprese. Il prodotto è rivolto sia alle Utilities (acqua, gas, elettricità, teleriscaldamento, telecomunicazioni) che alle società di ingegneria che gestiscono le manutenzioni e gli sviluppi della rete per conto delle utilities.

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ebword Febbraio 21, 2023

Cos’è un software GIS e a cosa serve

Software GIS: caratteristiche, funzionalità e scenari innovativi abilitati

 

Che cos’è un software GIS

 

Il GIS (dallinglese geographic information system) un software che raccoglie, analizza e processa i dati rappresentandoli su una mappa.

La tecnologia GIS consente quindi di integrare dati geografici (dove si trova un asset) con dati informativi (qual lo stato dellasset). La rappresentazione dei dati su delle mappe geografiche rende pisemplice lo studio di fenomeni umani e terrestri coscome lanalisi e lelaborazione di progetti da parte di organizzazioni con asset, infrastrutture e risorse distribuite sul territorio.

I sistemi GIS (detti anche sistemi informativi geografici o sistemi informativi territoriali) sono quindi usati quotidianamente da imprese, organizzazioni e persone. Telecomunicazioni, Utilities (distributori di elettricit, gas e acqua), Pubblica Amministrazione, Real Estate, Banking e Assicurazioni, Sicurezza e Healthcare sono alcuni esempi di settori in cui la tecnologia GIS viene utilizzata per effettuare analisi complesse del territorio risparmiando tempo e ottimizzando lallocazione delle risorse disponibili. La localizzazione di asset su una mappa permette infatti di analizzare i dati, di comprenderne il contesto e di utilizzarli piefficientemente in processi decisionali e organizzativi.

 

Caratteristiche di un sistema GIS

 

Lidea alla base della tecnologia GIS si basa sullintegrazione di due sistemi principali precedentemente indipendenti e separati:

  • sistemi CAD o sistemi di disegno computerizzati;
  • database relazionali o DBMS(Database Management System).

Lintegrazione tra i questi due paradigmi (il disegno e il dato) ha fornito un ventaglio pressochinfinito di possibilitper i team di analisi, progettazione e design che utilizzano mappe cartografiche per lavorare sui dati georiferiti. Con i software GIS possibile visualizzare, analizzare e modificare i dati contenuti nei database relazionali realizzando e lavorando su rappresentazioni digitali della realto digital twin.

 

Elementi principali di un software GIS

 

Un sistema informativo territoriale associa funzionalitdi ricerca e confronto di dati geografici con strumenti che permettono di condividerli, visualizzarli e modificarli per orientare i processi decisionali di imprese e persone. Nellutilizzo di un sistema GIS possiamo individuare 4 elementi fondamentali:

 

Mappe

 

Le mappe sono lo sfondo cartografico sul quale rappresentiamo i vari livelli di dati da analizzare e utilizzare. Le mappe di un software GIS sono aperte a tutti , semplici da importare nelle applicazioni e consultabili da diversi dispositivi.

 

Dati

 

La grande varietdi dati elaborata dal sistema GIS organizzata in diversi livelli o layer integrati sulle posizioni spaziali corrispondenti. Ogni dato ha quindi una sua componente geografica e spaziale.

 

Analisi

 

Lanalisi spaziale consente la comprensione di porzioni di territorio con lobiettivo di guidare i processi decisionali. Lutilizzo di tecnologie GIS integrate a sistemi hardware, software e banche dati rende possibile processi di BI (Business Intelligence) per valutazioni complesse e analisi predittive. Per esempio in ambito retail i software GIS vengono utilizzati per strategie di geomarketing mappando le abitudini dei consumatori. Lobiettivo in questo caso è prevedere location ottimali per lapertura di nuovi stores. 

Le app consentono lutilizzo della tecnologia GIS da parte degli utenti ottimizzando la fruizione e lacquisizione delle informazioni. Le app GIS sono fruibili su diversi dispositivi: su smartphone, tablet e Ipad, desktop e Web browser.

 

Iconografia di una mappa digitale e di un software gis 

 

 

Modello dati e tipologie 

 

Per creare una rappresentazione digitale della realtà è necessario internalizzare un modello di interpretazione del dato flessibile e agile. In un sistema GIS le informazioni sono di tre tipi:

  • Geometriche: si riferiscono a come gli oggetti sono rappresentati sulla mappa. Le informazioni geometriche sono le forme (punti, linee, poligoni), le dimensioni e le posizioni geografiche degli elementi.
  • Topologiche: riguardano le relazioni reciproche tra gli elementi rappresentati (adiacenza, inclusione, connessione ecc…)
  • Informative: sono i dati (numerici e/o testuali) associati a ogni elemento. 

Queste informazioni sono gestite dal GIS nel database relazionale (DBMS). I dati riferiti a una posizione geografica possono essere inoltre di tipo vettoriale (se organizzati in vettori e quindi in coordinate) o di tipo raster (se raggruppati in tabelle). 

 

Vantaggi di un sistema informativo territoriale

 

La possibilità di gestione dei dati territoriali in maniera integrata presenta una serie di vantaggi per le imprese e le organizzazioni.

 

Gestione delle risorse e degli asset

 

Le organizzazioni e le imprese che gestiscono reti di infrastrutture e asset distribuiti sul territorio necessitano di strumenti di condivisione delle informazioni e di rappresentazione su mappe degli asset fisici. Utilizzando sistemi GIS integrati a banche dati aziendali o a software ERP, è possibile organizzare i flussi operativi per ottimizzare la gestione delle risorse e degli asset riducendo i costi.

 

Accesso e modifica delle informazioni

 

Condividere le informazioni esternamente e internamente alle organizzazioni è fondamentale per consentire rapidità ed efficienza nei processi. Infatti, la modifica dei dati in mobilità è molto utile in settori quali telecomunicazioni e utilities da parte di operatori e progettisti sul campo. L’accesso ai dati può avvenire su dispositivi mobile quali smartphone, tablet o smart glasses.

Operaio di una tower company utilizza una piattaforma software gis in versione mobile

 

 

Comprensione del territorio e della realtà

 

La rappresentazione su mappa di dati georiferiti permette una rapida ed efficiente comprensione del territorio, del contesto di inserimento, dei suoi asset e delle relazioni tra gli stessi. L’utilizzo dei sistemi GIS diventa quindi importante per migliorare il processo decisionale, per ottimizzare la comunicazione e la comprensione di informazioni e per tracciare l’andamento di progetti.

 

Funzionalità fornite dai software GIS

 

I software GIS presentano diverse funzionalità interattive per l’utente che può, oltre a consultare e analizzare i dati geografici, metterli in relazione tra loro in base al loro comune riferimento geografico generando nuove informazioni a partire dai dati preesistenti. 

Le principali funzioni che si possono trovare nella quasi totalità dei software GIS sono:

  1. Visualizzare informazioni sugli oggetti presenti sulla mappa.
  2. Trovare oggetti con particolari attributi e caratteristiche.
  3. Trovare oggetti vicino ad altri oggetti.
  4. Individuare oggetti all’interno di poligoni designati o di aree di ricerca.
  5. Selezionare oggetti che intersecano altri elementi.
  6. Overlay topologico: consiste nel compiere analisi territoriali sovrapponendo i layer informativi. Per esempio, è possibile sovrapporre due layer che mostrano la superficie di un parco e le aree di confine di un comune per determinare la competenza di una zona sulla mappa. 
  7. Funzione di buffering; con cui possiamo eventualmente tracciare un’area di 2.000 metri attorno a un ospedale con lo scopo di verificare quante farmacie si trovano al suo interno.
  8. Segmentazione dinamica: feature che permette di assegnare attributi a qualsiasi porzione di un segmento come una strada o una tubatura. 

La riuscita di un progetto che implica l’utilizzo di tecnologia GIS dipende in gran parte dalle metodologie adottate e dal livello di preparazione degli operatori. L’utilizzo dei software GIS in maniera ottimale richiede conoscenze tecniche e di settore e un’attenta analisi del contesto aziendale e sociale di riferimento. 

 

Soluzioni e prodotti GIS a supporto della gestione di reti 

 

Per le imprese di telecomunicazione e utilities l’utilizzo dei sistemi informativi geografici è importante per la gestione dei processi correlati al ciclo di vita delle reti e degli asset. Le soluzioni e i prodotti GIS di settore proposti dal mercato sono vari e diversificati. Tra questi la soluzione Geo4B  Water di EBWorld fornisce strumenti per facilitare processi di progettazione, espansione e gestione della propria infrastruttura di rete monitorando lo stato degli asset nel corso dell’intero ciclo idrico integrato. 

 

Operai di una water utility effettuano in intervento sull'infrastruttura idrica

 

 

Geo4B Water per la riduzione delle perdite idriche

 

La digitalizzazione delle infrastrutture è una priorità per i gestori delle reti idriche che necessitano di piani di water management strutturati e volti alla riduzione delle perdite idriche.   

EBWorld attiva nel settore da più di trent’anni ha sviluppato la soluzione software Geo4B Water per la gestione dell’infrastruttura di una rete idrico-fognaria che garantisce il rispetto del ciclo idrico integrato in tutti i suoi processi di estrazione, potabilizzazione, distribuzione, depurazione e riciclo dell’acqua. 

La soluzione Geo4B Water, basata su tecnologia GIS, garantisce: 

  • Monitoraggio della qualità e corretta distribuzione della risorsa acqua attraverso l’intero ciclo idrico integrato.
  • Rappresentazione digitale delle tratte idriche e fognarie.
  • Manutenzione degli impianti integrati nell’infrastruttura di rete quali punti acqua, centri di captazione e depurazione,  chiusini.
  • Generazione di report e indicatori per localizzare le perdite idriche.
  • Gestione delle operazioni sul campo con l’uso di una soluzione mobile.

L’esigenza fondamentale a cui risponde Geo4B Water è l’organizzazione dei processi  in un workflow strutturato e regolato che operi a tutti i livelli del lifecycle della rete: dalla progettazione e gestione dei centri di captazione e depurazione dell’acqua alla manutenzione delle condutture che la trasportano agli utenti finali.

La soluzione Geo4B Water si integra con altri sistemi ERP, CRM e di terze parti permettendo analisi e operazioni complesse come il calcolo delle portate dell’acquedotto, la registrazione di documenti commerciali e catastali o la quantificazione del valore immobiliare di un terreno. 

Sul campo Geo4B Water garantisce il supporto di:

  • Asset management e riduzione delle tempistiche di intervento.
  • Assistenza nell’installazione di “smart counter” per misurare i consumi.
  • Facile accesso alle informazioni da parte degli operatori tramite l’App mobile.
  • Controllo sul flusso di dati registrato dalle squadre sul campo garantendo la genuinità del dato.
  • Supporto ai processi manutentivi di rete (gestione dei cablaggi, allacci e interventi sui giunti).
  • Assistenza agli operatori con tecnologie di AR e AI per la localizzazione di oggetti.

La soluzione è utilizzata dal Gruppo SMAT con cui EBWorld collabora per la digitalizzazione della rete e lo sviluppo di un Sistema Informativo Territoriale dell’intera provincia di Torino. 

 

Impianto della Società Metropolitana Acque Torino

Digital twin e Smart Grid: il GIS come strumento abilitante

 

I sistemi informativi geografici rappresentano uno strumento potente e versatile per aziende e professionisti che lavorano in progetti dedicati alla conoscenza, analisi e gestione del territorio e delle sue risorse. La tecnologia GIS è impiegata in moltissimi ambiti per identificare urgenze, monitorare lo stato di infrastrutture e terreni, gestire e predisporre risposte ad eventi, stabilire priorità e workflow ed effettuare delle previsioni a breve o a lungo termine. 

I software GIS si possono inoltre integrare con moduli avanzati come sistemi ERP e CRM e con hardware con funzionalità di AR e IoT come gli smart glasses. Così il GIS diventa, insieme alla tecnologia 5G tipica delle reti di telecomunicazione ultraveloci, uno strumento abilitante per scenari innovativi quali le smart grid o reti intelligenti permettendo di creare un gemello digitale o digital twin della realtà analizzata.

Il passaggio dall’ elemento fisico al suo rispettivo asset digitale resta dunque fondamentale. Mappare la realtà significa comprenderla per poter offrire alle imprese gli strumenti per migliorare il lavoro, i servizi e la vita delle persone. 

Iconografia di Digital twin

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ebword Febbraio 3, 2023

Orchestrate 2022

EBWorld , Var di GE, partecipa a Orchestrate 2022, l’evento per la digitalizzazione dei settori strategici.

Palais des Congres, (Massy) France. Dal 16 al 19 maggio al Palazzo dei Congressi di Massy in Francia, avrà luogo la GE Digital Grid Customer Conference, Orchestrate 2022.

La conferenza è il principale appuntamento indetto da General Electric per approfondire le ultime soluzioni di asset managament, digital twin e business intelligence in settori quali telco, utilities e smart cities. Un’opportunità per incontrare i leader del settore e conoscere storie di innovazione.

Dal 1995 EBWorld, grazie alla partnership con GE, affianca aziende, istituzioni e organizzazioni nella trasformazione digitale. In occasione della conferenza, presenteremo storie di successo, case history e road map che negli ultimi anni ci hanno visto al fianco delle aziende per aiutarle nelle sfide più difficili.

In particolare porteremo diverse soluzioni nate sulla base della piattaforma di physical network inventory SmallWorld di GE. La conferenza Orchestrate 2022 è un momento importante per riflettere sulle potenzialità che la mappatura e la gestione del dato offrono alle aziende, ampliando il loro portafoglio prodotti e soluzioni e dando loro un potente vantaggio competitivo per affrontare l’instabilità dei mercati e le nuove sfide della trasformazione digitale.

Per seguire gli aggiornamenti su i social #GEDigitalOrchestrate.

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ebword Maggio 15, 2022