Computer Vision per le Infrastrutture: Vantaggi e Applicazioni Pratiche

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Computer Vision per le Infrastrutture: Vantaggi e Applicazioni Pratiche

Gabriele Galatolo Kode

Oggi affrontiamo una tecnologia di cui molto si parla e di cui spesso vengono fraintese le capacità e sottostimate le possibili applicazioni: la Computer Vision. Nel nostro mondo sembra ancora poco utilizzata, ma in realtà la computer vision per le infrastrutture ha non solo un grande potenziale, ma anche applicazioni concrete che già oggi portano un grande valore aggiunto. Ne parliamo con Gabriele Galatolo, CTO di Kode, società che offre soluzioni di Intelligenza Artificiale, e partecipata da EBWorld.

Ciao Gabriele, come primo punto, cosa si intende quando si parla di Computer Vision?

Come prima cosa partiamo da un punto di vista tecnico: la computer vision è una branca dell’informatica e della statistica, che sfrutta modelli e algoritmi che analizzano immagini (siano esse foto o frame di video) per analizzare e/o ottenere informazioni dal dato visivo. La Computer Vision può essere applicata per due obiettivi differenti: supportare e sviluppare compiti di l’Intelligenza Artificiale, dall’altra supportare l’elaborazione delle immagini.

La Computer Vision ha le sue radici nell’Image Processing dove processi matematici (kernel, filtri, convoluzioni) trasformano l’immagine di partenza in un’immagine elaborata secondo le esigenze del compito specifico. Si tratta di tutte quelle tecniche complesse, ma deterministiche, che già utilizziamo quotidianamente – si pensi ai filtri Instagram – che utilizzano appunto processi matematici o statistici per produrre l’output desiderato. Sempre per parlare del caso Instagram, applicare filtri che modificano la tonalità e la struttura dell’informazione presente nell’immagine originale per ottenere un’immagine differente.

Per essere più specifici, prendiamo ad esempio un’operazione che facciamo frequentemente: il ridimensionamento di un’immagine. Nel caso di un ingrandimento aumentando la grandezza dell’immagine si aumentano di conseguenza il numero dei pixel che compongono l’immagine: essendo l’immagine finale più grande, e con più pixel, il problema sta nel fatto che i pixel aggiuntivi non hanno di base un colore assegnato e bisogna capire come “colorarli” sfruttando l’informazione di colore dei pixel vicini, dell’immagine di partenza, per riempire questi “buchi”.

Per affrontare questo problema si utilizzano normalmente metodi di interpolazione matematica, con cui, a partire dai punti disponibili si genera il colore dei nuovi pixel in base a quelli esistenti (informazione nota) nell’intorno dell’informazione mancante. La specifica equazione elabora le informazioni note per determinare l’informazione mancante, in modo deterministico. Quando questa operazione è guidata da un essere umano, l’immagine finale risulterà più o meno sgranata in base al metodo di interpolazione prescelto, e molto sta alla sensibilità dell’operatore e dalla selezione del metodo e dei parametri che l’operatore sceglie. Lo stesso processo, svolto da un algoritmo di Computer Vision, elabora l’informazione dopo aver passato una prima fase di training di molte immagini, apprendendo i pattern più comuni per generare un pixel mancante in base all’intorno noto, applicando quindi un metodo più statistico e basato su una qualche ‘esperienza’ sviluppata in fase di apprendimento. L’operatore così, anziché occuparsi dell’operazione su ogni singola immagine, gestirà il modello affinché apprenda quali filtri applicare.

L’attuale potenza di calcolo dei computer permette – in tempi ragionevoli – l’applicazione di tecniche e modelli basati su reti neurali per l’automazione di task complessi, propri della visione umana (nella relazione occhio-cervello), permettendo il salto da Image Processing all Computer Vision. Parliamo ad esempio di riconoscimento di immagini (classificazione) o identificazione di elementi all’interno di un’immagine (image detection), ma anche del tracciamento di uno specifico elemento in un video o anche della generazione di nuove immagini così realistiche da sembrare fotografie.

Tutte queste applicazioni della Computer Vision sono affascinanti, puoi spiegarci quali le ricadute concrete nel quotidiano? La guida autonoma è una di queste?

Quando si parla di computer vision la guida autonoma è subito la prima idea che balza in mente, come se fosse un brillante futuro che concretizzerà l’utilità di questa tecnologia – fino a qui branca di ricerca scientifica di cui utilizziamo solo tecniche e tecnologie derivate.

È come la ricerca spaziale, che tutti pensano sia orientata esclusivamente ai viaggi verso altri pianeti. Al contrario la ricerca che sta alla base dei viaggi spaziali ha dato vita a nuove tecnologie e conoscenze con ricadute e applicazioni reali enormi. Allo stesso modo la guida autonoma è una cosa molto complicata, ma sognarla sostiene la ricerca, generando applicazioni che già utilizziamo nella quotidianità, come il controllo degli accessi in ZTL, i contapersone con le telecamere di sorveglianza, le casse ai self-service dove basta inquadrare il vassoio per avere il conto, o il controllo qualità in ambito industriale, che è uno degli ambiti su cui, in Kode, abbiamo lavorato molto.

ztl computer vision

Ci sono moltissimi campi di applicazione che quasi non ci accorgiamo della loro presenza già nelle nostre vite: ci siamo dentro, non è più un passaggio, e questa cosa succede perché il grande vantaggio dei modelli di Computer Vision, come di tutto il Machine Learning sta nell’automazione che riduce drasticamente quella parte di errore umano non legato alla competenza, ma al fatto di essere umani: come la distrazione in primis, ma anche semplicemente la necessità di raggiungere o lavorare in luoghi impervi e contesto critici, e.g ambienti contaminati o tubazioni sotterranee. In questo senso la computer vision per le infrastrutture, in cui parliamo di contesti di grandi dimensioni con caratteristiche molto varie, può svolgere un ruolo chiave per la loro gestione.

Ci puoi fare qualche esempio di applicazione della Computer Vision per le Infrastrutture?
autostrade

La Computer Vision per le infrastrutture ha grandi potenzialità: partendo dalla semplice rete stradale, (e autostradale, in particolare), per arrivare alle infrastrutture idriche o le reti elettriche o per la connettività (telefonica e non solo). Il controllo e la gestione di queste reti è un lavoro oneroso, in termini di tempo e di risorse, che potrebbe trarre grande vantaggio dall’impiego di tecnologie AI-based. 

Basta pensare a quei casi in cui un punto chiave dell’infrastruttura risiede in zone remote o di difficile accesso, in cui un sistema di controllo e alerting da remoto, ottimizzerebbe sicuramente il lavoro delle squadre.

Resta, però, un tema legato ai costi, che frena nell’applicazione massiva della Computer Vision per le infrastrutture. Parlare di immagini, significa infatti parlare di procedure e dispositivi, e nel caso di reti infrastrutturali (di per sè molto estese), bisogna pensare ad un grande numero di installazioni. Il monitoraggio dello stato di degrado di un intero sistema, ad esempio, sia esso idrico, elettrico, telefonico o altro, richiede una rete molto fitta di immagini.

A tal proposito citavo le autostrade come caso emblematico opposto per il livello di automazione estrema che si può raggiungere grazie ad una importante presenza di telecamere sull’intero reticolo autostradale. Con una struttura del genere non solo si può automatizzare il pedaggio (con il riconoscimento della targa al casello in ingresso e uscita), ma si può persino tracciare l’intero percorso di un’auto, e così controllare gli eventuali errori del sistema. 

Perché, è importante ribadirlo: essendo le tecnologie AI legate a doppio filo alla statistica, gli errori succedono ed è importante essere consapevoli che possano accadere e come affrontarli. A volte si verificano casi particolari (in cui, ad esempio, la vista della telecamera è in qualche modo impedita- questo ci tengo a sottolinearlo: ciò che l’occhio umano non può vedere, neppure l’AI può farlo).

Altre volte l’errore è dovuto al semplice fatto che essendo queste tecnologie basate sulla statistica, difficilmente o in casi molto particolari raggiungiamo quote vicine all 100% di accuratezza, in termini di risposte e risultati prodotti, del sistema. In quel caso parleremmo saremmo di fronte ad automazione pura.

Operazioni in campo Geo4B Mobile

Queste considerazioni non devono portarci a ritenere la Computer Vision una tecnologia troppo complessa o costosa per prenderla in considerazione, tanto che anche nel settore delle infrastrutture le applicazioni sono varie. Persino nell’ambito del monitoraggio è sufficiente identificare l’esigenza concreta che può riguardare ad esempio, anziché l’intera rete, solo i suoi punti nevralgici. Oppure il monitoraggio per la manutenzione può non essere necessario che sia a ciclo continuo, ma periodico, quindi è sufficiente, ad esempio se parliamo di strade, una telecamera installata su un’auto che registra il percorso di interesse. Sono tante le soluzioni e tante le aree di applicazione.

Con l’ingresso di EBWorld nel capitale di Kode, stiamo affrontando diversi tavoli di lavoro in cui abbiamo iniziato a riflettere sulle applicazioni possibili dell’Intelligenza Artificiale e della Computer Vision in particolare, sia nel mondo delle infrastrutture, per quel che riguarda tutta la parte dei servizi a supporto della progettazione di reti, ma anche in maniera più ampia al GIS – al dato geografico – in cui la computer vision può basarsi sull’analisi di immagini di altro genere, come ad esempio quelle satellitari. Con questa fonte di informazione, la Computer Vision è in grado di confrontare la stessa area in due epoche diverse o confrontare lo stato dell’ultima immagine satellitare con le informazioni presenti in un database (finanche quelli catastali).

C’è un mondo, e noi siamo pronti a scoprire e contribuire a sviluppare soluzioni che consentano di godere dei vantaggi che la Computer Vision può portare alla gestione delle infrastrutture.

Vuoi approfondire il tema?

Kode è una società di sviluppo software specializzata nella creazione di soluzioni tailor-made che, mediante tecniche di Intelligenza Artificiale e partendo dai dati, rispondono alle esigenze dei propri clienti. Dal 2012 i nostri prodotti e soluzioni accompagnano aziende di vari settori (logistica, industria, chimica, utility, sport) nella trasformazione digitale, efficientando il loro business.

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ebword Gennaio 24, 2025

Il ROF per tutti, grazie al supporto di EBWorld

Il ROF per tutti, grazie al supporto di EBWorld

Il Rossini Opera Festival (ROF) è uno degli eventi culturali più attesi e prestigiosi nel panorama italiano e internazionale. Ogni anno, nel cuore di Pesaro, città natale del grande compositore Gioachino Rossini, si tiene questa straordinaria celebrazione dell’opera e della musica classica. Anche quest’anno, il Festival riceve un sostegno ancora più significativo, grazie a EBWorld, che rende l’emozione dell’opera accessibile a tutti, inclusi i più giovani.

EBWorld ha annunciato il suo sostegno al Rossini Opera Festival attraverso la sponsorizzazione del prezzo del biglietto. Questo gesto non solo testimonia l’impegno di EBWorld nel sostenere le arti e la cultura, ma rappresenta anche un’opportunità unica per le famiglie di immergersi nell’incanto dell’opera attraverso un prezzo simbolico di 1 Euro per gli Under 14.

Questo non solo contribuirà a nutrire una nuova generazione di appassionati di musica classica, ma permetterà anche alle famiglie di condividere momenti preziosi e culturalmente arricchenti insieme.

Ma EBWorld non si ferma qui nel suo impegno per rendere l’opera più accessibile e inclusiva. Per i più grandi, l’azienda ha creato un’opportunità imperdibile con il biglietto Under 30, che offre vantaggi esclusivi e sconti speciali per i giovani appassionati di musica. Questo non solo rende l’esperienza del Rossini Opera Festival più conveniente per i giovani adulti, ma li incoraggia anche a esplorare e apprezzare l’arte dell’opera in tutte le sue sfumature.

L’iniziativa di EBWorld non solo beneficia direttamente il pubblico, ma sostiene anche il Rossini Opera Festival nel suo impegno per promuovere l’eccellenza artistica e preservare il patrimonio culturale di Gioachino Rossini. Attraverso questa partnership, EBWorld dimostra il suo sostegno tangibile all’arte e alla cultura, contribuendo a garantire che l’opera rimanga viva e accessibile a tutti, indipendentemente dall’età o dalle possibilità finanziarie.

La creatività del fare

Francesco Mete, Amministratore Unico di EBWorld ha così commentato: “Sono orgoglioso e grato di poter dare come azienda del territorio un supporto non solo al Rossini Opera Festival, ma anche a tutte le famiglie  e i giovani che si vogliono avvicinare alla cultura e a questo immenso patrimonio artistico che la città di Pesaro, custodisce da anni. In questo impegno risuona uno dei temi più cari che hanno portato  Pesaro a diventare Capitale della Cultura e che mi piace condividere ovvero la necessità di ripartire dall’ascolto e dalla condivisione di esigenze comune, puntando sull’identità del territorio e sui modi di trasmetterla: la “creatività del fare” che accomuna l’artista e l’artigiano, l’imprenditore e il cittadino attivo”.

 

Per i dettagli dell’iniziata ulteriori informazioni a questo link: https://rb.gy/0uphvv.

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ebword Maggio 16, 2024

EBWorld all’Innovation Week con City Vision

EBWorld all’Innovation Week con City Vision

Prosegue il viaggio di City Vision e per la terza tappa del roadshow saremo a Milano, venerdì 10 maggio all’interno dell’Innovation Week organizzata da MIND Milano Innovation District

Il tavolo di lavoro sarà aperto alla Pubblica Amministrazione, alle aziende, tra cui appunto EBWorld e agli esperti per parlare delle “AI City” e dell’importanza di intelligenza artificiale e sicurezza informatica legata ai dati.

Infatti dopo l’approvazione dell’AI Act europeo anche le pubbliche amministrazioni affrontano le sfide dell’intelligenza artificiale cercando di fronteggiare  i rischi di intelligenze generative, big data e chatbot. L’obiettivo è sempre quello di condividere buone pratiche e avviare una collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, Territorio e Imprese mettendo al centro sempre e solo le persone. 

 

Un parterre ricco di professionalità ed esperienze per affrontare un tema strategico

 

A questo appuntamento, moderato dal giornalista Alessandro Di Stefano, Content Manager City Vision, saranno prensenti oltre a Francesco Mete, CEO di EBWorld:

Francesco Alleva, responsabile della comunicazione istituzionale del Comune di Bergamo; Vanessa Cocca, Ceo Data Valley; Luca Cuppoloni, Business Development WiseTown; Rino Pruiti, Sindaco del Comune di Buccinasco; Luca Benetti, Assessore al Bilancio e alla Smart city del Comune di Legnano; Niccolò Carretta, Responsabile servizi innovativi a2a Illuminazione pubblica; William Del Negro, Presidente WillEasy; Adriana Nepote, Assessora alla Smart city del Comune di Mantova; Giorgio Ramenghi, Corporate Business Development Wind Tre; Sara Santagostino, Sindaca del Comune di Settimo Milanese; Maurizio Scaccabarozzi, Sales & Customer Service Manager di a2a Smart City; Nadia Scandelli, Head of Smart Industry Solutions Unit Cefriel; Diego Valazza, Business Development Director Lendlease; Fabio Bottero, Sindaco del Comune di Trezzano sul Naviglio; Ruggiero Colonna Romano, Project Manager Milano Smart City Alliance, Assolombarda; Michele Pianetta, Founding Partner Prokalos; Emiliana Brognoli, Assessora a Innovazione e Smart City del Comune di Rho; Fabio Cavallari, Co-Founder & Chief Marketing Officer Trailslight e Domenico Lanzilotta, Direttore City Vision.

Francesco Mete, ha così anticipato il suo intervento: “Prometto di non parlare di tecnologia ma di come il Digitale e in particolare la Infrastructure Technology Platform di EBWorld in ottica Smart City siano un mezzo per rendere il rapporto tra città e persone più connesso, sicuro e sostenibile.  Grazie a City Vision per questa opportunità e per aver messo sul tavolo un argomento così importante quando si parla di città intelligenti.” 

Per info sull’evento e sui prossimi appuntamenti visita il  sito.

Rivedi il video con l’intervento di Francesco Mete in occasione di Pesaro: Città dei Dati, dove si sottolinea la visione di EBWorld e l’approccio basato sulla necessità e le esigenze dei cittadini, prima della tecnologia.

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ebword Maggio 6, 2024

CTE Pesaro,  all’Innovation Roadshow 2024 Bologna

CTE Pesaro,  all’Innovation Roadshow 2024 Bologna

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Invitalia e le Case delle Tecnologie Emergenti hanno incontrato le imprese, investitori, startup e attori dell’innovazione sul tema “IoT e industria 4.0”. EBWorld era presente, con tutto il team della Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro. 

La tappa inaugurale dell‘Innovation Roadshow 2024 ha avuto luogo a Bologna, concentrando l’attenzione sulle dinamiche dell’IoT e dell’Industria 4.0.

Organizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Invitalia e con il sostegno di CTE COBO, l’evento ha visto l’innovazione come protagonista attraverso un’esclusiva area espositiva che ha riunito il meglio delle tecnologie e delle sperimentazioni delle aziende tecnologiche emergenti italiane.

Tra questi anche la CTE Square la Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro, che vede tra i suoi partner anche EBWorld.

CTE Square all'Innovation Road Show 2024 a Bologna

I partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare luoghi simbolo dell’innovazione, tra cui il Tecnopolo di Bologna e il Super Computer Leonardo, uno dei precursori dei sistemi di classe exascale annunciati dall’EuroHPC Joint Undertaking, insieme al BI-REX, Competence Center nazionale specializzato sui Big Data. Inoltre, è stata organizzata una visita alla linea Pilota, una fabbrica digitale interconnessa suddivisa in quattro diverse aree tematiche, dove le tecnologie 4.0 si integrano con le metodologie tradizionali.

Il programma ha incluso una serie di interventi di rilievo, tra cui saluti istituzionali da parte del Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

Inoltre, sono stati presentati keynote speech ispirazionali da Giulia Gioffreda di Google, seguiti da un Reverse Pitch condotto da figure di spicco come Stefania Quaini di Angels 4 women, Cristina Tomassini di CdP Venture Capital, Marta Molinero di EIT Manufacturing e Michele Marcaccio di FNDX, insieme a Gabriella Severi di SIMEST SpA.

Un momento significativo è stato l’intervento di Stefano Onofri, co-fondatore e co-CEO di CUBBIT, seguito da sessioni di discussione con esperti del settore come Massimo Calzoni e Susanna Zuccarini di Invitalia.

L’evento ha concluso con un’opportunità di matchmaking tra startup, imprese e investitori, con l’obiettivo di promuovere la collaborazione e favorire lo sviluppo di partnership strategiche all’interno del network delle Case delle Tecnologie Emergenti Italiane.

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ebword Marzo 16, 2024

Smart city e sostenibilità con l’approccio Geo Digital Twin

L'approccio Geo Digital Twin

Smart city e sostenibilità

Le smart city sono fondamentali per affrontare le sfide sempre più complesse legate alla crescita demografica, all’urbanizzazione e alla sostenibilità ambientale. Infatti, le città intelligenti rappresentano un nuovo paradigma di sviluppo urbano che mira a utilizzare l’integrazione e l’utilizzo consapevole di tecnologie per migliorare la qualità della vita dei cittadini realizzando comunità più connesse, sicure e sostenibili.

Un approccio innovativo per raggiungere questi risultati è il Geo Digital Twin, che consente l’aggregazione di basi dati eterogenee (GIS, 3D, catastali, provenienti da ERP, da sensori IoT ecc..) per realizzare gemelli digitali delle città migliorando la progettazione delle infrastrutture e l’efficienza dei servizi. Infatti con il Geo Digital Twin, le città possono creare una replica digitale del loro ambiente fisico, consentendo di prendere decisioni informate per migliorare la gestione di asset e infrastrutture ottimizzando lo sviluppo di comunità sostenibili.

Il Geo Digital Twin per Smart City sostenibili

Il Geo Digital Twin è una rappresentazione digitale di un asset fisico che integra dati geospaziali e informazioni provenienti da varie fonti. Questo approccio consente una comprensione completa e dettagliata dell’ambiente e del territorio, facilitando la pianificazione e l’ottimizzazione delle risorse.

Nella realizzazione di Smart City sostenibili, questa metodologia trova applicazione nella gestione delle infrastrutture, nel monitoraggio ambientale e nella mobilità urbana. Ad esempio, un modello digitale georeferenziato può essere utilizzato per ottimizzare il flusso del traffico, riducendo i tempi di percorrenza e le emissioni di CO2.

Geo Digital Twin: caratteristiche e tecnologie principali

Una caratteristica principale del sistema è la componente integrativa rivolta sia ai dati provenienti da fonti eterogenee sia a sistemi diversi (IT e OT) integrati tra loro. Sensori di smart metering, telecamere di sorveglianza, reti di sensori ambientali ma anche database catastali e aziendali, forniscono basi dati che vengono elaborate e interpretate utilizzando per creare una replica digitale e sostenibile della città.

Tra le principali tecnologie e componenti integrate in un Geo Digital Twin risultano:

  • Internet of Things (IoT): i sensori di una Smart City rilevano una vasta gamma di dati in tempo reale, come il livello di traffico, la qualità dell’aria, la presenza di inquinamento, la temperatura e l’umidità. 
  • Immagini Satellitari e Aeree: le immagini ad alta risoluzione provenienti da satelliti o droni forniscono una vista panoramica dell’area urbana, consentendo la mappatura dettagliata delle strutture, dei terreni e delle infrastrutture.
  • Dati geospaziali: I dati geospaziali provenienti dai Sistemi Informativi Geografici o GIS contengono informazioni georeferenziate sulla topografia, sull’uso del suolo, sulle reti di trasporto e sulle infrastrutture urbane.
  • Dati LiDAR: il rilievo LiDAR consiste nell’utilizzo di un impulso laser che consente la generazione di una point cloud tridimensionale di una porzione di territorio. E’ utile per facilitare i processi di progettazione, manutenzione e gestione di reti e infrastrutture. 
  • Database Catastali: accedendo alla documentazione catastale (visure, atti di proprietà, perizie etc..) che fa riferimento a un asset fisico è possibile prendere decisioni maggiormente informate ottimizzando la gestione delle risorse. 
  • Machine Learning e AI: Le potenti risorse di calcolo offerte dall’Edge computing consentono di elaborare e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, supportando la generazione di modelli predittivi e la simulazione di eventi. 
Come funziona l’integrazione dei dati in un Geo Digital Twin

Una delle sfide del Geo Digital Twin è l’integrazione di diverse fonti di dati eterogenei che, come si è visto, è fondamentale per il funzionamento di una Smart City. Infatti, una corretta gestione delle informazioni garantisce affidabilità nei processi di monitoraggio e ottimizzazione dell’efficienza di infrastrutture e servizi.

Il processo di gestione dei dati vede diverse fasi:

  1. Acquisizione dei Dati: il processo inizia con l’acquisizione dei dati da varie fonti (IoT, LiDAR, satellite, ERP, registri amministrativi etc..). Successivamente, i dati sono inviati a piattaforme centrali per l’elaborazione.
  2. Normalizzazione dei Dati: I dati raccolti possono essere in formati diversi. Per renderli compatibili e facilmente integrabili, può essere necessario convertirli in un formato standard, assegnare un’unità di misura comune oppure risolvere eventuali incongruenze o incompatibilità. 
  3. Correlazione dei Dati: I dati vengono correlati e integrati per creare una visione coerente e di ampio respiro. Il processo coinvolge l’identificazione delle relazioni e delle interconnessioni tra i diversi dataset. Ad esempio, i dati sul traffico stradale possono essere correlati con i rilievi sulla qualità dell’aria per valutare l’impatto di eventuali ingorghi sul livello di inquinamento atmosferico in una data area. 
  4. Analisi dei Dati: con un’analisi del dato si possono identificare tendenze, modelli e anomalie significative, anche grazie ad algoritmi di machine learning per generare previsioni e raccomandazioni. Ad esempio, un’applicazione mobile potrebbe utilizzare dati in tempo reale sul traffico per suggerire ai conducenti percorsi alternativi meno congestionati o orari di partenza ottimali per evitare i picchi di traffico.
  5. Aggiornamento in Tempo Reale: Le soluzioni di Geo Digital Twin devono essere in grado di gestire grandi volumi di dati in modo scalabile e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti garantendo precisione e attendibilità.
Caratteristiche e vantaggi di una Smart City sostenibile

Le Smart City utilizzano tecnologie innovative per migliorare la qualità della vita dei cittadini ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo l’impatto ambientale. In particolare, le smart city si basano su tre concetti fondamentali:

  • Connettività: la connettività, diffusa e capillare sia nelle abitazioni private che nelle aree pubbliche, consente di raccogliere e scambiare dati in tempo reale migliorando la gestione della città.
  • Innovazione: le smart city si basano sull’innovazione tecnologica per migliorare i servizi pubblici e la qualità della vita dei cittadini. Ad esempio, utilizzando telecamere di sorveglianza intelligenti e sistemi di analisi dei dati è possibile migliorare la sicurezza pubblica.
  • Sostenibilità: le smart city si impegnano a ridurre l’impatto ambientale, migliorando l’efficienza energetica e la gestione delle risorse. Esempi di tecnologie utilizzate sono i sistemi di Smart Mobility (car e bike sharing), sistemi di tracciabilità e raccolta intelligente dei rifiuti e sistemi di smart metering per migliorare l’efficienza energetica.
Vista panoramica su una Smart City

Le smart city offrono una serie di benefici per i cittadini, le imprese e l’ambiente. In particolare, le smart city possono:

  • Migliorare la qualità della vita dei cittadini: le smart city possono offrire servizi pubblici più efficienti e convenienti, come trasporti pubblici migliori, raccolta dei rifiuti più efficiente e sistemi di sicurezza pubblica più efficaci.
  • Ridurre i costi pubblici: le smart city possono aiutare le amministrazioni pubbliche a ridurre i costi, migliorando l’efficienza dei servizi pubblici.
  • Creare nuove opportunità economiche: le smart city possono attirare investimenti e creare nuove opportunità di lavoro, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi servizi offerti.
  • Ridurre l’impatto ambientale: le smart city possono aiutare a ridurre l’inquinamento e le emissioni di gas serra, migliorando l’efficienza energetica e delle risorse.
EBWorld per le Smart City

La vision di EBWorld è di contribuire ad una società più connessa, sicura e sostenibile attraverso un approccio data supported – abilitante per scenari innovativi quali smart city – che vede le mappe geografiche e il digitale come strumenti a supporto di analisi e presentazioni di dati complessi.

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 EBWorld realizza, infatti, applicazioni software GIS – ovvero Sistemi Informativi Territoriali –  fruibili da mobile, app, web o desktop che, utilizzando le mappe geografiche come “sfondo”, consentono di implementare strumenti a supporto della decisione in processi operativi anche complessi.

I mercati in cui opera EBWorld sono quelli delle Utility, operatori di Telecomunicazioni, Pubbliche Amministrazioni e Pubblica Sicurezza (118 e 112), ovvero settori che impattano fortemente sulla vita dei cittadini e di conseguenza maggiormente coinvolti nella progettazione e implementazione delle Città Intelligenti o Smart City.

EBWorld abilita la realizzazione di gemelli digitali georeferenziati (Geo Digital Twin) che consentono di progettare, controllare e migliorare il territorio e la progettazione dei servizi su di esso distribuiti, rendendo le città più efficienti e sostenibili per tutti i cittadini.

Le soluzioni di EBWorld infatti contribuiscono in maniera attiva a 2 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030, nello specifico: 

  • Obiettivo 9: costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione.
  • Obiettivo 11: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
Obiettivo_9_Agenda_2030_Sostenibilità_Smart_city_infrastrutture
Obiettivo_11_Agenda_2030_Sostenibilità_Smart_city_comunità

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ebword Marzo 1, 2024

EBWorld entra nelI’Innovation District di City Vision 2024

EBWorld entra nelI’Innovation District di City Vision 2024

City Vision è la piattaforma di contenuti ed eventi che facilita lo scambio di esperienze, esigenze e soluzioni per la trasformazione intelligente dei territori.

La comunità di City Vision comprende amministratori pubblici, funzionari della pa, imprese, organizzazioni, professionisti, ricercatori, innovatori.

Per il 2024, EBWorld entra a far parte del progetto portando la sua visione integrata che mette al centro della visione su città e territori intelligenti i dati, la tecnologia e i processi, per creare comunità sempre più connesse, sicure e sostenibili.

“Abbiamo sposato la visione di City Vision – commenta Francesco Mete, Amministratore Unico di EBWorld – perchè crediamo molto all’interpretazione che il progetto offre di tecnologia e umanesimo, ponendo l’accento sulle necessità dei territori e sulle risposte che Pubblica Amministrazione e Imprese danno ai cittadini”.

A City Vision è dedicata una sezione speciale di Green&Blue, area online focalizzata su innovazione e ambiente de la Repubblica, La Stampa e delle altre testate del gruppo Gedi-Gnn che seguirà i vari momenti tra cui il Road Show e la chiusura del progetto a Padova, in ottobre. 

In calendario infatti City Vision ha fissato l’appuntamento con gli Stati Generali delle città intelligenti, che alla quinta edizione raddoppiano con due giorni di eventi.

L’appuntamento annuale di chiusura del progetto si terrà a Padova lunedì 21 e martedì 22 ottobre 2024. All’ultima edizione hanno partecipato oltre 150 speaker e 800 decision maker dal mondo della Pa e delle imprese.

L’obiettivo dell’agenda è proprio quello di valorizzare una comunità di città, imprese ed enti che sta modellando in meglio il nostro Paese. L’incontro si strutturerà con tavoli di lavoro e occasioni aperte al pubblico per conoscere lo stato dell’arte.

Rivedi il video con l’intervento di Francesco Mete in occasione di Pesaro: Città dei Dati, dove si sottolinea la visione di EBWorld e l’approccio basato sulla necessità e le esigenze dei cittadini, prima della tecnologia.

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ebword Marzo 1, 2024

EBWorld rinnova il supporto al Rossini Opera Festival

EBWorld rinnova il supporto al Rossini Opera Festival

Buon Compleanno Gioachino Rossini! 

Oggi il grande Maestro pesarese avrebbe festeggiato 232 anni, o meglio 56 visto che la sua data di nascita è il 29 febbraio.

Con l’occasione, EBWorld ha il piacere di rinnovare il supporto al Rossini Opera Festival che si svolgerà dal 7 al 23 agosto 2024 nella cornice di Pesaro Capitale italiana della cultura. Inaugurerà il Festival una nuova produzione di Bianca e Falliero, diretta da Roberto Abbado e messa in scena da Jean-Louis Grinda a cui seguirà un’altra nuova produzione, Ermione, affidata alla bacchetta di Michele Mariotti e alla regia di Johannes Erath.

Per EBWorld il Festival rappresenta una manifestazione del territorio che grazie alla passione e alle competenze raggiunge un pubblico internazionale raccontando una visione ben precisa che unisce cultura, creatività e spirito innovativo.

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ebword Febbraio 29, 2024

Casa delle tecnologie emergenti: inaugurazione della sede di Pesaro

CTE Pesaro, inaugura la sede della Casa delle Tecnologie Emergenti

Appuntamento Venerdì 23 febbraio 2024 alle ore 11:00 per l’apertura di un nuovo luogo di innovazione per la città di Pesaro, la sede della CTE Square: la Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro presso via Guidubaldo della Rovere n. 13, terzo piano, Pesaro (PU).

Il progetto vede EBWorld come parte attiva, insieme a Istituzioni e altre aziende del territorio, mira a diventare un laboratorio attivo in cui implementare attività di ricerca, sviluppo, e sperimentazione delle tecnologie emergenti nell’ambiente urbano; Innovation Accelerator: allo scopo di facilitare lo sviluppo e la nascita di imprese locali legate al territorio, attraverso Startup building, Hackathon, Open Call, incubazione e accelerazione; centro di trasferimento tecnologico per il trasferimento delle competenze tra tutte le parti interessate, coinvolgendole attivamente nelle sperimentazioni in atto in modo da creare i presupposti per la piena accettazione delle tecnologie emergenti e per la conseguente creazione di valore sociale ed economico.

La CTE SQUARE si concentrerà sulla sperimentazione delle tecnologie emergenti in 3 verticali:

  • Cultura, intesa come salvaguardia del patrimonio e sulla produzione di prodotti, servizi e attività culturali; 
  • turismo, ovvero fruizione culturale, promozione territoriale ed espansione digitale, nonchè gestione sostenibile dei flussi di persone e di dati; 
  • engagement, da intendersi come coinvolgimento attivo degli individui e di tutte le parti interessate nella creazione di un tessuto sociale che ponga la cultura al centro.

Uno spazio fisico di innovazione, vero e proprio centro di trasferimento tecnologico

L’inaugurazione è stato un momento di incontro e di festeggiamenti ma come ha sottolineato il Sindaco Matteo Ricci e l’assessore Francesca Frenquellucci anche di impegno per  trasformare i sogni in progetti.

La casa delle tecnologie emergenti sarà  «uno spazio fisico di innovazione, vero e proprio centro di trasferimento tecnologico sull’uso delle tecnologie emergenti volto a supportare progetti di ricerca e sperimentazione, a sostenere la creazione di start-up, il trasferimento tecnologico verso le PMI sui temi legati alla Cultura, al Turismo, all’Engagement, favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni per la città di Pesaro, rafforzando la vocazione culturale e musicale della città coniugata con l’innovazione tecnologica».

 

Per conoscere di più il progetto e il contributo di EBW, visita il sito di CTE Pesaro.

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ebword Febbraio 27, 2024

City Vision Pesaro: EBWorld partecipa alla tavola rotonda

City Vision Pesaro: la città dei dati. Giovedì, 14 dicembre 2023 – Salone nobile di Palazzo Gradari- Pesaro. 

L’evento, a cui ha portato i suoi saluti anche il sindaco Matteo Ricci, ha concentrato parte del programma sul tema dei nuovi lavori, i green job e il tema delle Smart City a cui EBWorld ha portato il suo contributo tramite l’intervento di Francesco Mete. 

 

“Ospitando l’evento di City Vision abbiamo avuto modo di raccontare quello che stiamo facendo di concreto a Pesaro. Sono tre le parole chiave che abbiamo ribadito: Cultura, Turismo ed Engegament. Sono le direttrici su cui si sta muovendo l’amministrazione, anche in vista della prossima sfida: Pesaro Capitale italiana della cultura 2024”. Così ha detto Francesca Frenquellucci, assessora all’Innovazione e alla Partecipazione in occasione di City Vision Pesaro, l’ultima tappa del roadshow 2023 che ha raccontato la trasformazione intelligente dei territori. L’evento “La Città dei dati” ha riunito per un’intera giornata rappresentanti della Pa, aziende, esperti e ricercatori per ascoltare i casi studio di quei comuni e imprese che stanno portando avanti progetti di transizione digitale.

L’evento di City Vision a Pesaro, a cui ha portato i suoi saluti anche il sindaco Matteo Ricci, ha concentrato parte del programma sul tema dei nuovi lavori, i green job e le smart city. L’agenda è stata rivolta anzitutto a studenti e studentesse delle scuole superiori e delle università del territorio, con interventi di docenti e ricercatori che hanno discusso di quanto le competenze legate ai dati – dall’intelligenza artificiale all’IoT– guadagneranno sempre maggiore importanza nella transizione ecologica e nel mercato del lavoro. Si è fatto inoltre riferimento anche alle opportunità della Casa delle Tecnologie Emergenti di PesaroProgetto CTE SQUARE, di cui EBW fa parte, quale spazio fisico per la sperimentazione e la ricerca, laboratorio innovativo aperto alla cittadinanza ed alle imprese per il trasferimento tecnologico sulle tecnologie emergenti ed Open Innovation.

 

“City Vision chiude un altro anno di successi, fatto di incontri e contenuti – ha commentato Domenico Lanzilotta, direttore di City Vision– Abbiamo girato tutta Italia, da Roma a Milano, da Cuneo a Padova, passando per Genova e Napoli, e abbiamo concluso l’anno a Pesaro, una città che dimostra con i fatti che cosa significa progettare e costruire percorsi di trasformazione intelligente. L’obiettivo, come sempre, è stato valorizzare quelle storie di pubblica amministrazione che innova. Nel 2024 continueremo su questo percorso”.

 

Oltre all’incontro con le scuole City Vision si è poi articolato in un tavolo di lavoro al quale hanno preso la parola diversi amministratori come Mauro Dini (sindaco di Lunano), Stefano Franceschini (assessore allo Sviluppo economico e transizione digitale di Gualdo Tadino) e Palmiro Ucchielli (sindaco di Vallefoglia). Come ad ogni tappa del roadshow di City Vision hanno parlato anche le aziende e le realtà partner: tra gli speaker Adriano Bisello (Senior Man ager PAL & Smart City di Jakala Civitas), Gabriele Grigolo (Business to Government Market Evolution – Urban Asset Valorization di Enel X), Lucas Chezzi Firmo (Subject matter expert Smart city di AlmaViva) e Giovanni Gostoli(direttore della Rete dei Comuni Sostenibili).

 

L’intervento di Francesco Mete si è così concentrato: “La città dei dati è un tema centrale nel lavoro quotidiano di EBWorld, soprattutto attraverso la nostra visione e il nostro approccio ai dati georiferiti. Le mappe e la georeferenziazione consentono di digitalizzare infrastrutture (strade, ferrovie, reti in fibra ottica, reti elettriche, acquedotti) e tutto quanto interagisce con l’infrastruttura stessa. Solo dopo aver creato un “gemello digitale” dell’infrastruttura (che non include solo la posizione sulla mappa ma anche l’integrazione di dati 3D, da sensori, informazioni antropiche, dati metereologici, viabilità, etc.) è possibile digitalizzare tutti i processi di gestione che ruotano attorno al ciclo di vita dell’infrastruttura stessa (pensiamo alla costruzione, la progettazione, la conduzione). Lo scopo è quello di ottimizzare la distribuzione di servizi a comunità, aziende, territorio avendo una visione olistica e digitale del territorio stesso.”

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ebword Dicembre 14, 2023

CTE con EBWorld

“La Casa delle Tecnologie emergenti” con il sostegno di EBW

«La Capitale Italiana della Cultura 2024 avrà la sua “Casa delle Tecnologie Emergenti”». Lo annunciano il sindaco Matteo Ricci e l’assessore all’Innovazione Francesca Frenquellucci, che spiegano: «Pesaro si è aggiudicata un bando da 11mln del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la realizzazione di un laboratorio tecnologico diffuso che coinvolgerà tutta la città». CTE Square, questo il nome del progetto che vede capofila il Comune di Pesaro, affiancato dai “suoi” atenei e numerose aziende private tra cui EBWorld.

Siamo molto felici di questo traguardo, che apre ad un percorso di innovazione per il territorio e con il territorio e che va nella direzione che EBWorld ha sempre sostenuto in questi anni. Lavorare con le comunità per creare una società più sicura, connessa e sostenibile.

Il prossimo appuntamento istituzionale è programmato per il 29 maggio 2023, giornata di lancio del progetto.

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ebword Dicembre 22, 2022