Officina: Un Anno di Innovazione nella Rigenerazione degli Immobili Pubblici
Officina: Un Anno di Innovazione nella Rigenerazione degli Immobili Pubblici
Martedì 28 maggio, presso la sala Piacentini dell’Agenzia del Demanio, si è tenuto un evento dedicato a OFFICINA, il progetto di innovazione promosso dall’Agenzia del Demanio, volto alla rigenerazione degli immobili pubblici. Questo incontro ha rappresentato un’importante occasione per condividere progetti innovativi e discutere delle sfide future in ambito di gestione e trasformazione del patrimonio immobiliare pubblico.
Officina: un Ecosistema di Innovazione
Il progetto OFFICINA è nato con l’obiettivo di creare un ecosistema di innovazione, concentrato sulla trasformazione degli immobili pubblici in spazi sostenibili, funzionali e integrati nel tessuto urbano. Collaborando con istituzioni pubbliche e private, università, network ed hub, il progetto punta a sviluppare soluzioni innovative che possano migliorare la gestione e la rigenerazione degli edifici pubblici, basandosi sul principio della progettazione partecipata e dello spirito comunitario dove il coinvolgimento degli attori è paritario e ugualmente valorizzato. In particolare lavorando su tre direttrici:
- Tutela della memoria storica
- Valorizzazione della bellezza del territorio
- Mediazione tra Innovazione e tradizione
La Giornata di Condivisione
Durante l’evento, è stato presentato il percorso di un anno di Officina, evidenziando i progetti innovativi realizzati e le prospettive future. La giornata è stata arricchita da una serie di interventi e da una tavola rotonda a cui hanno partecipato:
- Carmela Apreda e Guglielmo Ricciardi del CMCC Foundation – Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici
- Sabino Titomanlio di MOVYON – Gruppo Autostrade per l’Italia
- Gianluca Polcaro, Serena Freddano, Fabio Lalli di IQUII
- Claudio Cerbara di Sogei
Sono stati presentati i risultati di due collaborazioni per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e neutralità climatica dell’Agenzia e del Governo. Con CMCC è stato realizzato il primo studio di impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio immobiliare pubblico ed è stato individuato un set di indicatori per la resilienza delle strutture. Con Movyon si sono studiate le migliori tecniche e tecnologie per avviare un processo di miglioramento dei dati sul patrimonio immobiliare, con un arricchimento di quelli già in possesso dell’Agenzia. Questo per permettere di migliorare la capacità adattiva dei processi di valorizzazione e manutenzione degli immobili alla luce delle necessità e rischi emergenti.
L’attività promossa da Officina attraverso i contributi della giornata e la recente pubblicazione della prima Rendicontazione di Sostenibilità dell’Agenzia del Demanio si inquadrano nel più ampio percorso di sviluppo e di investimento verso la sostenibilità e la trasformazione digitale della stessa, attuato grazie al rafforzamento della propria governance e a una visione rinnovata che dà centralità all’utenza e al cittadino.
Il progetto Movyon e il contributo di EBWorld
EBWorld ha portato il suo contributo al progetto ideato e sviluppato da Movyon, attraverso le competenze sulla gestione delle informazioni georiferite e sulla digitalizzazione del dato.
Il progetto infatti aveva l’obiettivo di studiare e validare, in via sperimentale, l’utilizzo di mezzi tecnologicamente avanzati per poter disporre di un data-set completo ed aggiornato sugli edifici e per sviluppare nuovi servizi digitali dedicati alla valorizzazione del patrimonio dello Stato in tre ambiti: immobili demaniali, area montana e demanio marittimo.
Attraverso dati catastali aggiornati, georeferenziazione, corretta perimetrazione degli edifici, rilevazione delle consistenze e di eventuali abusi e verifica dello stato conservativo si è giunti a modelli e cartografie digitali applicabili all’intero portafoglio immobiliare dell’Agenzia del Demanio.
Lancio del Nuovo Sito Web e della Community e Visione Futura
La giornata si è conclusa con il lancio del nuovo sito web e della community di Officina e l’intervento del Professor Maurizio Carta, che ha presentato una visione adattiva e resiliente del futuro, stimolando riflessioni e nuove idee.